“Il piano finanziario di Pedemontana è condizionato dalle scelte di Regione Lombardia guidata dal leghista Roberto Maroni. Se il Cal, governato dagli uomini del presidente della Regione, presenterà un nuovo piano che prevede di non far pagare i pedaggi sulle tangenziali di Como e Varese, sono certo che il Governo farà la sua parte come, peraltro, ha sempre fatto su Pedemontana. La Lega, al posto di presentare emendamenti inefficaci, richiami Maroni alle sue responsabilità”.
Lo dichiara il segretario e consigliere regionale del Pd Alessandro Alfieri in risposta al segretario della Lega Lombarda Paolo Grimoldi in merito all’emendamento alla legge di stabilità che chiede al Governo di farsi carico degli oneri finanziari dei pedaggi delle tangenziali di Como e Varese.
Abbiamo consegnato una interpellanza con risposta scritta per avere chiarimenti sulla posizione dell'amministrazione su un fenomeno come quello della timbratura scorretta.
In occasione del 1° dicembre, Giornata Mondiale di Lotta all’AIDS
ANDATE E INFETTATEVI. Nel 2014 in Italia 3.695 persone hanno scoperto di essere Hiv positive, un’incidenza pari a 6,1 nuovi casi di sieropositività ogni 100 mila residenti. La fascia di età maggiormente colpita è quella tra i 25-29 anni (15,6 ogni 100.000 residenti). L’ 84,1% di tutte le nuove diagnosi di infezione da HIV è attribuibile a rapporti sessuali senza preservativo.
Sono sufficienti queste pochi dati per comprendere la follia di uno stato che da anni ha rinunciato a qualunque programma di prevenzione, assistendo indifferentemente e impunemente all’infezione di quasi 4.000 propri cittadini ogni anno.
Sempre nel 2014 poco meno di un quarto delle 858 persone alle quali è stato diagnosticato l’ Aids (la fase avanzata dell’infezione) ha eseguito una terapia antiretrovirale prima di arrivare in Aids conclamato. Questo è dovuto al fatto che una quota crescente di persone Hiv positive è inconsapevole della propria sieropositività: tra il 2006 e il 2014 è aumentata la proporzione delle persone che arrivano allo stadio di Aids conclamato ignorando la propria sieropositività, passando dal 20,5% al 71,5%.
Tra le circa 130.000 persone sieropositive viventi diverse decine di migliaia non conoscono la loro condizione; ne deriva un maggior rischio di trasmettere il virus e un grave ritardo nell’avvio delle terapie con conseguenze per la propria salute. Non c’è traccia di una seria campagna per invitare coloro che possono essere stati esposti al virus, a sottoporsi volontariamente al test. Nulla, tutto tace.
A mio parere è lecito ipotizzare una responsabilità penale delle autorità sanitarie per omessa responsabilità istituzionale verso la tutela della salute collettiva.
IL VACCINO FANTASMA. Sono trascorsi ormai 17 anni da quando la maggioranza dei media italiani titolava: “Vaccino anti-AIDS: l’Italia è prima” “Aids, funziona il vaccino italiano” “Il mio vaccino batterà l’AIDS”; ma nessun vaccino è all’orizzonte.
Nel 2005 il Ministero della Sanità e l’Istituto Superiore di Sanità annunciarono il grande successo della fase 1 e l’imminente avvio della fase 2, nulla di tutto ciò accadde e anzi nel 2011 la ricerca dovette rincominciare dalla fase 1 con un diverso disegno clinico, segno evidente che qualcosa non aveva funzionato. Poco dopo nel marzo 2014 anche la nuova fase 1 fu bloccata per la non conformità di una delle proteine utilizzate con le nuove linee guida europee.
Cosmo celebrates its experience through the Flame and me
(Blacksmoke series 2008/2015)
700 x 500 mm, blacksmoke on paper
Espoarte
Postcards to Italy #12: London
http://www.espoarte.net/arte/12-londra/#.VlhVfKTu0nU
Italiani all’estero: Laura Santamaria
a cura di Silvia Conta
“A volte interi mondi nascono da un`unica intuizione”
Laura Santamaria è nata a Monza nel 1976, vive tra Londra e Como
Laura Santamaria si è trasferita a Londra circa un anno fa, ma mantiene un forte legame con Como e con il paesaggio del Lago, per lei continua fonte di suggestioni. La scelta della capitale britannica come luogo di creazione ha per l’artista radici profonde: vi sono il legame con la nazione che la ospitò anni fa, studentessa alla Loughborough University, che ebbe profonde influenze sulla sua poetica, e, più tardi, le esperienze a Londra che l’artista ha maturato negli anni con brevi soggiorni durante i quali è rimasta affascinata da quell’apertura alla sperimentazione di cui sentiva crescere in sé la necessità.
La permanenza nella metropoli britannica ha portato la poetica di Laura Santamaria ad una radicalizzazione di vari aspetti. Primo fra tutti un’intensificazione del suo già strettissimo rapporto con la gestione della transitorietà intrinseca al momento creativo. A questa ricerca appartiene il lavoro inedito Cosmo celebrates its experience through the Flame and me (Blacksmoke series 2008/2015), realizzato appositamente per Postcards to Italy.
“A pochi giorni dal 25 novembre, data in cui si è celebrata la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, sono dati drammatici quelli forniti dalla Questura di Como, che interessano l’intera nostra provincia: 442 casi di donne che nel solo anno 2014 nel comasco hanno subito violenza, 2579 i casi totali dal 1 gennaio 2009 al 31 dicembre 2014”. Lo dichiarano i deputati comaschi Chiara Braga e Mauro Guerra.Secondo quanto pubblicato oggi sul quotidiano locale La Provincia di Como, 442 sono nell’ultimo anno le donne vittime di violenza nella nostra provincia, mentre risultano 573 le schede di rilevamento. Ciò sta a significare che alcune donne, 131 per la precisione, hanno subito violenza più volete e in diverse occasioni.“A riflettere leggendo i dati del rapporto della Polizia di Stato che “inquadra” sul territorio lariano il fenomeno della violenza sulle donne, - commentano i deputati comaschi - c’è da rimanere sbigottiti. In pratica ogni giorno del 2014 1,2 donne hanno subito maltrattamenti”.La maggior parte delle violenze subite nel 2014, 288 casi pari al 65%, hanno riguardato donne italiane, la cui fascia più a rischio è quella ricompresa tra i 38 e i 47 anni seguita subito da quella tra i 28 e 37 anni.Varie le tipologie dei maltrattamenti. Quasi sempre c’è una violenza fisica alla quale spesso si sovrappongono anche violenze psicologiche, pressioni economiche, stalking e aggressioni sessuali.“Numeri spietati – proseguono Braga e Guerra - che ci sbattono in faccia come uno schiaffo secco, questa volta tirato al volto della società comasca, una triste e al contempo allarmante realtà spesso nascosta in quello che dovrebbe essere, ma evidentemente in molti casi non lo è, il calore familiare e con la quale dover fare i conti”.“A livello nazionale, in questa legislatura abbiamo approvato leggi importanti, a partire dalla Convenzione di Istanbul, votata all’unanimità, che resta la strategia più avanzata nel contrasto alla violenza di genere sulla quale occorre impegnarsi ancora per attuarla compiutamente. Così come è necessario superare la frammentarietà degli interventi con delle politiche strutturali e fornire risorse certe e migliori per sostenere il lavoro centri antiviolenza”.“Ma è attraverso un reale cambiamento culturale, - concludono i parlamentari comaschi - che più si può fermare il trend delle violenze contro le donne. Un cambiamento di mentalità nel quale tutti, uomini e donne dobbiamo sentirci impegnati, affinché nascano e si costruiscano dei legami affettivi fondati sulla dignità e il rispetto reciproco anche e soprattutto in situazioni di difficoltà, di crisi relazionale o di altro tipo".
Seguici, sostienici e collabora.
|
Contattaci |
Sostieni oggi le nostre attività, inviando il tuo contributo a: ASSOCIAZIONE NOERUS IBAN IT28Z0306910928100000000139 (ISP) |