La cascata della Vallategna appartiene alla memoria della valle, essa rappresenta lo splendido ingresso innanzitutto per noi stessi, abitanti di questi luoghi
ed è uno stupendo biglietto da visita per tutti coloro che la vogliano attraversare. Stravolgerne la figura con una gettata di cemento, questo e non altro è il previsto supermercato, significa uccidere per sempre ogni sua bellezza, ogni sua magia.
Permettere l'abbattimento dei due magnifici cedri davanti al municipio di Asso è essenziale in questa lotta: la rotonda prevista, 350mila euro preventivati,
servirà soprattutto a consentire ai camion di servizio del supermercato di girare.
Coordinamento Alta Brianza-Valassina
Civiltà Contadina
su Facebook:
“Difendiamo la cascata Vallategna!”
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Asso 27 gennaio 2010
ComoGayLesbica
Via Lissi 8 22100 Como c.f./p.iva: 95098690
134 url web site www.comogaylesbica.it
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L’Associazione ComoGayLesbica esprime la propria solidarietà al ragazzo omosessuale aggredito nel pomeriggio del 19 gennaio scorso presso i giardini di Villa Geno (fatto erroneamente riportato dai giornali come accaduto a Villa Olmo): l’aggredito ci ha contattato per denunciare di essere stato vittima di una violenza omofobica.ComoGayLesbica stigmatizza l’episodio e confida nel sostegno dei mass media per una maggiore sensibilizzazione e informazione contro questo e ogni altro genere di violenza.
Incoraggia inoltre la comunità LGBTQ* a far emergere qualsiasi episodio di violenza omo-transfobica nel nostro territorio.
Il Direttivo
Como, 23 gennaio 2010
COMUNICATO STAMPA
Sabato 16 gennaio è nato un bambinello: non ha ancora un nome ma strillava forte e faceva precise richieste
Si tratta di un gruppo di persone che ritiene di non poter seguitare a tacere sui disservizi delle aziende dei trasporti della provincia di Como per quanto attiene alle persone con disabilità
Rocco, che ha posto il problema a causa del suo bisogno giornaliero di recarsi al lavoro con i mezzi pubblici da Bregnano a Cantù, ha voluto evitare la solita protesta solitaria che dà risultati provvisori e precari ed ha cercato qualcuno con cui condividere sia le motivazioni che il disappunto che da tempo lo animano
Dall’incontro sono scaturite alcune idee che si concretizzano in alcuni obiettivi pratici e altri momentaneamente solo teorici
1. chiedere un incontro formale alle aziende dei trasporti che operano nella provincia di Como
2. pubblicizzare le varie fasi che precedono e che seguono questo incontro e quelli che verranno
3. cercare il coinvolgimento di quei soggetti che nel nostro territorio sono interessati all’argomento
4. strappare dall’ignavia e dalla pigrizia gli enti pubblici territoriali ai quali dobbiamo tanto disagio
L’incontro con le aziende dei trasporti ha lo scopo, oltre che di conoscerne la dirigenza, di presentare le seguenti richieste alcune delle quali già presenti peraltro nella Carta dei Servizi dell'ASF:
a. manutenzione periodica e regolare delle pedane e degli apparati meccanici collegati, atti alla fruizione dei mezzi pubblici anche da parte delle persone con disabilità (spesso non funzionano)
b. formazione tecnica (frequentemente l’autista non conosce il funzionamento degli apparati tecnici) ed etica (ci sono segnalazioni di scarsa disponibilità) del personale viaggiante
c. adattamento di alcune fermate principali (facilitazione delle operazioni di salita e discesa dal mezzo di trasporto, riparo dalle intemperie, accesso alla fermata) e loro regolare manutenzione
d. garanzia di un servizio regolare su linee e orari stabiliti, nel caso di cittadini con disabilità che lo richiedano per comprovate esigenze (scolastiche, lavorative, curative, ecc.)
e. incontri periodici tra aziende di trasporto pubblico e enti preposti e associazioni richiedenti, per monitorare il buon andamento del servizio
Il ricorso a manifestazioni più o meno disturbanti è tenuto in conto nel caso di risposte disorientanti o mancate, o intollerabili ritardi.
il 22 gennaio 2010 alle 20.30 presso all’Enaip in via Dante 127 a Como , secondo incontro del percorso dal titolo: "La dimensione economica del volontariato e dell'associazionismo" con Matteo Villa, ricercatore presso il Dipartimento di Scienze politiche sociali dell'Università di Pisa, Mauro Meggiolaro, della rivista Valori e Marco Lorenzini, dell'Associazione Volontariato Comasco, qui sostituito da Danilo Lillia.
Il volontariato è una attività gratuita, ma i servizi che offre hanno in realtà un valore economico, e spesso suppliscono a carenze pubbliche e possono entrare in concorrenza con attività economiche. D'altra parte il volontariato introduce nell'economia una dimensione di gratuità che sembra indispensabile per far crescere una economia solidale. Fino a che
punto chi presta la sua opera volontaria ne è cosciente? Quali sono i limiti oltre i quali il volontariato non può più offrire servizi adeguati ai bisogni? Che ruolo ha il volontariato nel prefigurare un diverso tipo di economia?
Promosso da AVC-Centro Servizi Volontariato, ARCI Como, Confcooperative Como, Coordinamento Comasco per la Pace, L'isola che c'è - rete comasca di economia solidale, Rete Commercio Equo Como
Un immane numero di vittime, una città di due milioni e mezzo di persone distrutta, crollati gli ospedali, le scuole, i palazzi istituzionali e le case.
Il grande terremoto di Haiti ha colpito il paese più povero dell'America Latina, uno dei più poveri del mondo, dove l'ottanta per cento della popolazione vive sotto la soglia di povertà.
Un ultimo tragico capitolo si aggiunge ai tanti drammi con cui la storia ha colpito questo piccolo paese.
Haiti, sulla parte orientale dell'isola che vide il primo approdo di Cristoforo Colombo, fu uno dei crudeli luoghi del genocidio indigeno e della schiavitù africana, la patria di una grande rivolta schiava.
La prima colonia nera indipendente, che sostenne in tutto il mondo la causa abolizionista, al suo interno ha vissuto una dolorosa e lunghissima catena di guerre civili, colpi di stato, dittature, catastrofi naturali, epidemie.
Sotto le macerie di Port-au-Prince sono morti anche operatori umanitari internazionali, dipendenti civili e militari delle Nazioni Unite impegnati per la stabilità, la sicurezza, la vita e la salute della popolazione di Haiti.
Già dalle prime ore in tutto il mondo si è attivata la catena della solidarietà.
Mettiamo anche i nostri circoli in questa catena. Attiviamo la nostra solidarietà.
I comitati e i circoli che intendono raccogliere fondi per gli aiuti di emergenza possono farli convergere sul conto corrente bancario Banca Popolare Etica di Attivarci intestato ad Arci Cultura e Sviluppo, Via dei Monti di Pietralata 16, 00157 Roma, con la causale "emergenza terremoto Haiti" ( Iban: IT96 N050 1803 2000 0000 0508 080).
Daremo al più presto indicazioni più precise in merito alla destinazione delle raccolte, in collegamento con le altre organizzazioni di società civile e con gli organismi internazionali.
Un caro saluto.
Il Presidente nazionale ARCI
Paolo Beni
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