Stella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattiva

La Leche League International è lieta di annunciare per lunedì 17 ottobre l'emissione di un francobollo delle Poste Italiane dedicato ai 60 anni dell'associazione, avvenuta il 17 ottobre 1956 a Chicago (Illinois, USA).
Ecco il comunicato stampa di Poste Italiane, che La Leche League Italia ringrazia di cuore assieme al Ministero per lo Sviluppo Economico e all'Istituto Poligrafico della Zecca dello Stato per la realizzazione grafica e per la competenza dimostrata nell'individuare i tratti salienti che contraddistinguono LLL nel mondo.
Da lunedì 17 ottobre potete quindi spedire lettere e cartoline ovunque e promuovere contemporaneamente l'allattamento!
 
 
 
 
Il Ministero dello Sviluppo Economico emetterà, il giorno 17 ottobre 2016, un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica “il Senso civico” dedicato a La Leche League International, nel 60° anniversario della fondazione, del valore di € 0,95.
 
Il francobollo è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia, su carta bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente; grammatura: 90 g/mq; supporto: carta bianca, autoadesiva Kraft monosiliconata da 80 g/mq; adesivo: tipo acrilico ad acqua, distribuito in quantità di 20 g/mq (secco); formato carta: mm 30 x 40; formato stampa: mm 26 x 36; formato tracciatura: mm 37 x 46; dentellatura: 11 effettuata con fustellatura; colori: sei; tiratura: seicentomila francobolli; foglio: quarantacinque esemplari, valore “€ 42,75”.
 
La vignetta raffigura un bambino allattato al seno materno, la cui composizione è ispirata dal logo de “La Leche League International” che è riprodotto in basso, a sinistra.
 
Completano il francobollo la leggenda “LA LECHE LEAGUE INTERNATIONAL”, le date “1956 - 2016”, la scritta “ITALIA” e il valore “€ 0,95”.
 
Bozzettista: Gaetano Ieluzzo.
 
A commento dell’emissione viene realizzato il bollettino illustrativo con articolo a firma di Francesca Garofalo, Presidente La Leche League Italia.

Stella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattiva

Como, 18 ottobre 2016 - Da qualche giorno ormai si legge sui quotidiani della nostra provincia e città il contendere tra ASF i
lavoratori e le sigle sindacali. Ci permettiamo di smentire Asf sulla continua e prolungata storia che non c'è stata decurtazione dello stipendio, si magari provvisoria, ma c'è stata come dimostrano il nostri cedolini paga. Asf dal suo insediamento ha diminuito il personale a disposizione pronto a sostituire i colleghi a casa malati o in infortunio. Asf dicendo che ci sono malati in eccesso si permette pure di criticare l'operato dei medici di base dei propri dipendenti, come se i suddetti diano giorni di malattia anche quando non ce ne sia il bisogno, dobbiamo pure ricordare che se in altre aziende mancano più persone e le lavorazioni ritardano la maggior parte dei clienti nemmeno se ne accorgono. La decisione della distruzione delle schede sul referendum interno è stata ponderata e discussa per più più di un'ora perché il problema non era se avessero oppure no il diritto al voto ma, il metodo di voto, i due scrutatori (uno CGIL l'altro CISL) hanno detto ai lavoratori definiti quadri di attendere qualche istante mentre verificavano se era loro permesso votare, ma loro con molta arroganza hanno preso le schede e votato. L'azione ha offeso e molto infastidito i presenti. Nell'ipotesi d'accordo redatta c'è scritto nell'articolo 2 "il presente accordo non si applica a quadri e dirigenti" quindi per la maggior parte dei lavoratori non erano nemmeno interessati al voto. ASF dichiara a mezzo stampa la speranza che le lotte interne non si ripercuotano sui "clienti" come se fosse sempre tutta colpa di noi autisti, infatti siamo noi che stabiliamo orari, passaggi e quantità e qualità dei mezzi adoperati, infatti se alcuni passeggeri viaggiano per 45/50 minuti in piedi perché non ci sono abbastanza mezzi in transito è solo ed esclusiva "colpa" dei conducenti.

Stella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattiva

“Maroni si sveglia a un anno dalle elezioni e promette l'ennesima soluzione definitiva per le paratie. Como doveva essere commissariata ben prima. Sono otto anni che i comaschi non vedono il lago e nonostante l'intervento della Regione nessuno è in grado di dire quando il lungolago sarà restituito ai cittadini. E' una vergogna che Como sia usata come merce elettorale, il suo lago è moneta di scambio tra enti. La diatriba tra Comune e Regione ha del grottesco. Entrambi hanno approvato la terza variante e ora Maroni se ne dissocia. Di fatto la regione sapeva tutto e aveva sottoscritto. Questa novità sarà la scusa per rimandare qualsiasi tipo di intervento, sicuramente dopo le elezioni amministrative. Non è questo quello che il Movimento 5 Stelle intende per amministrazione efficiente.
Le paratie hanno fatto affondare Bruni e Lucini. Ora tocca ai vertici leghisti”, così Stefano Buffagni, consigliere regionale M5S Lombardia e Luca Ceruti, consigliere comunale M5S di Como.

Stella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattiva

Siamo i ragazzi e le ragazze minorenni della Parrocchia di Rebbio, Como. Siamo Eritrei, Somali, Gambiani, Etiopi, Oromo, Guineani e Ivoriani, e come prima cosa vogliamo ringraziare per tutto quello che state facendo per noi e con noi. Siamo arrivati fin qui in cerca di aiuto e protezione: due cose che nei nostri Paesi sono sconosciute. Oltre a queste difficoltà, per molti di noi si aggiunge il problema della guerra e delle persecuzioni, che ci impediscono di sognare una vita tranquilla e serena. Abbiamo lasciato nei nostri Paesi un pezzo di cuore: le nostre famiglie e i nostri amici.
Siamo ragazzi dai 14 ai 17 anni e il nostro obiettivo è quello di poter raggiungere il resto delle nostre famiglie, dei nostri amici e delle nostre comunità nei Paesi europei come la Svizzera, la Germania, la Svezia, ecc. Troppe le volte in cui abbiamo tentato di arrivare a destinazione, ma sempre con risultati negativi: respinti perché la frontiera è chiusa. Perciò chiediamo la libera circolazione degli esseri umani senza differenze.
Per arrivare qui abbiamo passato tanti pericoli e sofferenze: un viaggio lungo tanti mesi, prima il deserto del Sahara, poi la Libia, dove siamo stati sbattuti in una casa in cui eravamo un centinaio di persone, sopravvivendo a violenze e ricatti. Ci hanno chiesto ancora denaro,

Feed RSS

Collegati su Twitter o Telegram e seguici

 

    

 

 

©2024 Sito realizzato da Noerus aps

Search