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Il M5S di Como gira le circoscrizioni di Como, incontra i cittadini e si confronta sui temi che faranno parte integrante del programma elettorale di Como2017, eppure#nonfanotizia.
Tale notizia non è ritenuta meritevole di porla all’attenzione della città di Como. Perchè?!
Come non “fanno notizia” anche i temi portati all’attenzione dalle assemblee di zona della nostra città, MA i verbali sono lì, pubblicati alla portata di tutti. Perchè non vengono rilanciati?!
Perché fa notizia solo concentrarsi sul nome di chi guiderà la città? invece che focalizzarsi sulla strada che intenderà perseguire nei suoi 5 anni di mandato sui programmi, sui contenuti… solo nomi, solo personaggi.
Credere che i cittadini siano assuefatti e non nutrano più interesse nei programmi sulla Città è l’errore più grande.
Perchè non si vuol leggere il cambiamento in atto?…
Oggi la prima forza politica nazionale, e forse anche locale, è il m5s, lo è perchè si concentra sui contenuti, sui rapporti diretti con i cittadini e sul coinvolgimento degli stessi ai processi decisionali.
Quindi, anche se #nonfanotizia mercoledi 09/11/2016 il m5s incontrerà i cittadini di Camnago Volta alle ore 21.00 (Salone Centro Civico P.zza Martignoni) per parlare dei temi che li interessano direttamente come:
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«Penso sia successo qualcosa d’inaudito – spiega Giacomo Licata, segretario provinciale della Camera del Lavoro di Como -. È
gravissimo l’atteggiamento dell’azienda e di qualche altra organizzazione sindacale nella gestione della vertenza Asf.
Abbiamo assistito ieri a un fatto senza precedenti: è stata sottoscritta un’intesa separata mentre c’è in corso un referendum dei lavoratori, non curandosi del risultato e senza considerare regole condivise come l’accordo nazionale e quello interconfederale del 10 gennaio 2014. Si fa una scelta su ipotetiche firme, non consegnate o mostrate a Filt Cgil e alla Rsu». È dura la posizione presa dal segretario provinciale Cgil circa l’accordo separato fra Asf, Cisl e Uil, avvenuto senza la firma della Rsu e a referendum ancora in corso.
«Siamo contrari all’intesa – continua Licata – ma, essendo delicata e sul salario dei lavoratori, abbiamo deciso di aspettare la scelta dei lavoratori. La decisione di Asf mira all’abbattimento dei costi del lavoro: ogni anno vanno in pensione 20 persone, fra 5 anni saranno 100 persone con le stesse mansioni degli altri ma un salario diverso. Ricordiamo, inoltre, come tutto nasca
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