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«Masse di stranieri ci stanno invadendo»: lo scrive il Veneto fronte skinheads sul proprio sito rivendicando blitz nella notte del 24 novembre a diverse sedi della Caritas e del Pd nel Nord Italia. Azioni - con manifesti funebri e sagome di cadaveri con i colori della bandiera italiana - fatte per «denunciare chi continua a condurre un chiaro disegno politico finalizzato all’annientamento dell’identità italiana» con leggi di «distruzione di massa» come quella sullo ius soli e il «favoreggiamento di un’invasione pianificata di orde di immigrati extraeuropei». Caritas è diventata un obiettivo perché «in nome di un ipocrita umanitarismo di facciata ed un falso filantropismo, trova motivo di speculazione ed interesse, proponendo un pericolosissimo modello di integrazione volto solo ed esclusivamente a ridurre i popoli in una poltiglia indifferenziata».

Sono 10 le Diocesi in cui alla Caritas sono arrivate queste «minacce e provocazioni xenofobe»: Como, Brescia, Crema, Lodi, Reggio Emilia-Guastalla, Piacenza-Bobbio, Trento, Mestre, Vicenza e Treviso. Non si tratta della prima volta che Veneto Skinheads compie azioni di questo tipo: lo aveva fatto, ad esempio, il 28 ottobre a Mantova e Suzzara davanti alle sedi della Caritas e del Pd. A Como , oltre al  blitz verso la Caritas cittadina, è stata colpita anche una sede del Pd.

L' Anpi Provinciale esprime solidarietà e vicinanza alla Caritas e al Pd cittadino.

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Le Segreterie provinciali FPCGIL-CISLFP-UILFPL e la RSU del Comune di Como, finora, si sono mantenute al di fuori da ogni polemica, strumentale oppure no, che ha infiammato le pagine dei quotidiani, il Comune, l’ASL, le scuole, la cittadinanza ecc., ma, ora, ritengono opportuno chiarire pubblicamente la propria posizione in merito alla Refezione scolastica del Comune di Como, basandosi, come sempre, su dati di concretezza, in linea con le proposte già formulate nelle riunioni che da qualche anno si stanno tenendo sulla materia.

Innanzitutto, ci preme ricordare che normative nazionali influiscono pesantemente sul personale dipendente e a tempo determinato di tutti i comuni, cioè c’è un’impossibilità quasi totale di assunzione di nuovo personale per il blocco dei costi (e così i precari devono rimanere tali); c’è il divieto di mantenere il personale precario, se non per sostituzioni di lunga assenza; c’è l’impossibilità di andare in pensione a causa della Legge Fornero e così via. Tutti elementi ostativi ad un mantenimento dell’attuale situazione che vede già un’organizzazione del lavoro sfrondata da ogni spreco e i conti che indicano il costo del pasto, concorrenziale con quello gestito da strutture private, ne sono testimonianza diretta.

A questo punto la proposta dei quattro Centri Cottura in posti strategici della nostra città poteva essere la soluzione per riuscire a mantenere un servizio di qualità come quello attuale, riuscendo a superare il problema dei limiti imposti dalle normative nazionali, tutelando contemporaneamente personale e utenza. A questo punto, visto che c’era un progetto di riorganizzazione in atto, si poteva assumere a tempo determinato del personale e, man mano che le lavoratrici di ruolo andavano in pensione, provvedere con selezioni di assunzione.

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A tutti gli interessati invio il bando di concorso e la locandina del nuovo Premio Europa in versi, riservato esclusivamente alla poesia e direttamente collegato all'omonimo Festival internazionale, entrambi organizzati dalla Casa della Poesia di Como.

 
Con la preghiera di diffonderlo il più possibile.
 
Lo scopo principale del premio è quello di dare spazio a voci nuove o fino ad oggi poco conosciute.
 
Grazie
 
Andrea Tavernati,
Vicepresidente della Casa della Poesia di Como

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La realtà si presenta oggi cruda.
Ci aspettiamo il male per mano di umani, ma quando questo si manifesta non è mai scontato.
Oggi ripartiamo dalle persone a cui è stata tolta la vita e che ci possono far riflettere sulla nostra impossibilità di avere soluzioni, certe ed efficaci, assolute negli strumenti e nei modi, di opposizione alla violenza
I terroristi kamikaze e i loro supporters ci sconvolgono per i comportamenti che scelgono e che prefigurano un mondo e una società per noi inaccettabili, invivibili, che non vogliamo.
Oggi ci si coinvolge per paura, odio e impotenza e si invocano e giustificano armi, guerre, chiusure.
Noi crediamo che esistano un altro modo per costruire il presente e il futuro e siamo coscienti che non bastano i pensieri che abbiamo e le azioni che compiamo. 
Siamo però disponibili ad incorporare sfide, scelte continue, orientate, da cui ci aspettiamo conseguenze con più conoscenza, comprensione, compassione.
Crediamo che Pace sia vivere questa prospettiva.

Per questo il Coordinamento Comasco per la Pace invita a partecipare a questi due momenti:
- alle 16:00 di sabato 14 novembre 2015 a Como in piazza Volta un presidio che vuole essere una prima risposta al terrorismo, alla violenza, all'odio. 
- alle 17:00 di lunedì 16 novembre 2015 in piazza San Fedele a Como una manifestazione di solidarietà con Parigi contro la violenza assassina del terrorismo.

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