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buongiorno Mario, buongiorno URP , , portate pazienza.... stanotte sono spuntati anche dei mobiletti ikea nel sito ( non oso più chiamarlo prato) di fianco all'autosilo in via Mulini. Assieme alle foglie , alle ramaglie , ai tronchi , alla pattumiera , alla bombola del gas , inerti e mercanzie varie difficili da catalogare che nel tempo ho già segnalato...... anche stavolta allego le foto ( finora non è servito a molto) . il problema è che un posto così trascurato è una calamita fantastica per i deficenti .....
credo che in attesa di futuristiche telecamere sia urgente mettere una sbarra o una catena che impedisca l'accesso , una cosa che a me pare semplice ed economica e che ho già richiesto in passato, anche se evidentemente/forse complicata per una macchina burocratica comunale....
Mi offro personalmente e a nome del circolo comasco di Legambiente per collaborare fattivamente alla soluzione di questa situazione, se necessario, se possibile e se gradito.
buone feste , tenete duro e mettete la freccia...
paolo faverio

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Como, 19 dicembre 2015 – Con molto dispiacere e rammarico, il progetto di coesione sociale Radici e Ali non potrà più utilizzare la Caserma De Cristoforis per le proprie attività, in particolare la Giornata del Riuso, la Ciclofficina Partucc e la Sartoria Partucc(in collaborazione con la Parada Partucc) e Artifisciò (in collaborazione con il progetto Artificio).
«Purtroppo – commenta Stefano Martinelli, coordinatore del progetto – sono subentrate regole burocratiche che c’impediscono di continuare le nostre iniziative». L’evento, tre edizioni all’attivo e 4500 partecipanti, si è sempre svolto nella struttura collocata in piazzale Monte Santo. Prima, Il regolamento consentiva un pagamento in servizi, per esempio tinteggiatura e manutenzione, in cambio dell’affitto di alcuni spazi. Il lavoro svolto era di tipo volontario, con il coinvolgimento di associazioni e cittadini del quartiere, un prendersi cura di quello che, a tutti gli effetti, era diventato un bene comune. Un valore aggiunto importante. Oggi, le norme burocratiche imposte da Roma dicono che quei lavori devono essere necessariamente fatturati. «Per noi diventa impossibile – aggiunge Martinelli – sono leggi imposte dall’alto, noncuranti dei processi in corso e delle conseguenze delle scelte». Il cambio delle regole è coinciso con il cambio di comando in caserma: «Il nuovo comandante ha dimostrato disponibilità, ma certo la continuità rispetto al passato è saltata e le regole per l'utilizzo degli spazi imposte da Roma hanno di fatto reso impossibile e insensato per noi continuare a utilizzare quegli spazi. Purtroppo, così è difficile portare avanti processi di coesione sociali duraturi. Per noi è stata un'esperienza emozionante, un sogno coltivato da anni che si concretizzava, un incredibile messaggio di pace realizzato: un luogo utilizzato per creare relazioni sane e trasversali, incontro delle diversità, generazionali, culturali, religiose. Era un approccio diverso a uno spazio militare». La prossima giornata del Riuso si svolgerà con tutta probabilità all’asilo Sant’Elia il 21 febbraio 2016.

Per maggiori informazioni: Stefano Martinelli, coordinatore del progetto Radici e Ali, 380.8941895

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Buongiorno Mario , Buongiorno sigra Gerosa ,
ma se io vado in moto per il comune  sono un problema o una soluzione??? certo , dipende da come ci vado, se mi fiondo tra le vecchiette o se cerco di rispettare il codice stradale , ma di sicuro se devo posteggiare creo meno problemi di una macchina , eppure mi trovo in difficoltà: nonostante i suoi sforzi ( ammirevoli e apprezzati ) i posto moto sono pochi , pochi , e non sempre comodi....
Nessun problema , dirà lei , un buco per mettere due ruote si trova sempre , mica è un furgone che dove lo metti hai bloccato il traffico... e invece no , adesso se posteggi fuori dalle righe ti becchi 80 ( ottanta!!!) euro di multa. Impossibile , dirà , e invece no , è proprio vero , adesso i nostri vigili si sono messi a dare multe alle moto fuori posto.  provi a lasciare il motorino in viale varese ( mica sotto le arcate del broletto ) e veda che succede...
Temo che non sia il primo dei suoi pensieri , ma ci tengo a dirle che mi sembra proprio sbagliato.  Se le capita di vedere il comandante dei vigili ci faccia una riflessione , magari ci sentiamo e le racconto di come sento la mancanza di qualche vigile lungo la strada che fermi i fenomeni che scambiano le strade comunali per autopiste , o molto più banalmente che non mettono la freccia e saltano da una corsia all'altra e mi obbligano a fare numeri da circo per non finire a terra..... o magari qualcuno che verifichi per quale strano motivo ci sono caravan stanziali a muggiò , con tanto di scarico dell'acqua nel tombino a terra...o che cerchi di arginare la marea di auto che posteggiano inperterriti lungo via milano alta...nulla di tutto questo , però... quelle moto fuori posto...!!!!
Pazienza , cercherò di  vedere il bicchiere mezzo pieno....
stia bene , tenga duro , faccia un bellissimo Natale e se può usi la moto...
Paolo faverio

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- Egr. Sig. Sindaco Comune di Como
-  Egr. Sig.ri Consiglieri del Comune di Como

Oggetto: proposta di vendita azioni ACSM-AGAM SpA.
I Lavoratori del gruppo ACSM-AGAM SpA, riunitisi in Assemblea il giorno 15/12/2015, in riferimento alle notizie apparse sulla stampa riguardanti l'incarico attribuito dalla Giunta Comunale  ad un advisor per la "valorizzazione" delle azioni ACSM-AGAM SpA, e la conseguente proposta di parziale vendita di azioni da parte del Comune di Como,
ESPRIMONO
la loro contrarietà alla proposta di vendita, anche parziale, delle azioni ACSM-AGAM SpA da parte del Comune di Como, per le motivazioni di seguito esposte.
L'eventuale vendita, anche parziale, delle azioni rappresenterebbe un'ulteriore privatizzazione della società, ex municipalizzata, che esporrebbe l'azienda stessa alle logiche del mercato e della speculazione finanziaria.
Inoltre la vendita delle azioni metterebbe a rischio di ulteriore privatizzazione i servizi attualmente gestiti dal gruppo ACSM-AGAM, tra cui in particolare: il servizio di distribuzione del gas nei comuni attualmente gestiti dal gruppo; la gestione dell'acqua nei comuni di Como, Brunate e Cernobbio; la gestione del forno inceneritore; la gestione del teleriscaldamento.
Inoltre l'ulteriore privatizzazione dell'azienda metterebbe a rischio la proprietà delle reti e degli impianti idrici che, per legge, devono appartenere ad un soggetto totalmente pubblico.  
Alla luce di quanto sopra, i Lavoratori chiedono al Consiglio Comunale di Como di NON procedere alla vendita, nemmeno parziale, delle azioni ACSM-AGAM SpA possedute dal Comune di Como.

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