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1. E' di poco fa la notizia del blitz della Guardia di Finanza in Comune e in alcune abitazioni private, compresa quella dell'ex-sindaco Bruni. Vedremo cosa succede.
Una cosa è certa: i due documenti dell'ANAC fugano ogni dubbio in merito al fatto che la giunta Lucini avrebbe dovuto scegliere ben altra opzione da quella fatta: avrebbe cioè subito dovuto chiamare il centro-destra a rispondere delle scelte fatte, su ogni piano; purtroppo, ha invece deciso di continuarne la politica, con conseguenze ad oggi insondabili sul piano giudiziario, ma disastrose sul piano politico.
Colpisce, tuttavia, l'ostinazione di Lucini nel voler proseguire sulla via intrapresa, come se l'ANAC fosse una "parte politica" senza ruoli istituzionali precisi. Colpisce l'incapacità delle forze politiche che sorreggono la giunta, di comprendere la situazione e di elaborare una prospettiva politica.

 

2. Tuttavia, non credo sia sbagliato separare le considerazioni politiche riguardanti il “caso paratie”, da considerazioni di carattere istituzionale. In altre parole, ora compito delle istituzioni, come di tutte le forze politiche cittadine (di maggioranza come di opposizione) e dei cittadini stessi, è quello di tentare di risolvere l'intricatissimo garbuglio “paratie”, separando quest'azione da quella più propriamente politica, che si traduce in un giudizio sull'operato della giunta Bruni e della giunta Lucini. La città ha un problema ed è giusto ed opportuno che essa tenti di risolverlo.

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Como. Paratie, una Salerno-Reggio Calabria in salsa comasca. Il sindaco faccia un passo indietro.
Il sindaco di Como, Mario Lucini (Pd), e il suo predecessore, Stefano Bruni (Fi), risultano indagati per presunte irregolarità negli appalti per la realizzazione delle paratie di protezione sul lungolago. Il M5S chiede al sindaco un passo indietro.
Per Stefano Buffagni, capogruppo del M5S Lombardia: “Il PD dia per una volta il buon esempio e il sindaco faccia un passo indietro. Le paratie rappresentano un vergognoso spreco di soldi pubblici e un intollerabile esempio di superficialità nella progettazione e nella pianificazione. Sono una ferita aperta per la città, una vera e propria Salerno-Reggio Calabria in salsa comasca. Abbiamo buttato anni e soldi in un progetto inutile, i lavori non sono conclusi e il sindaco risulta indagato”.
Per Luca Ceruti, consigliere comunale del M5S Como: “Il sindaco si è preso sulle proprie spalle la responsabilità sul cantiere e da candidato aveva promesso che avrebbe risolto il problema delle paratie. Il progetto doveva essere cancellato a Como non serviva nessun muro. Tanto ha promesso e tanto non ha saputo mantenere. Questo sindaco, purtroppo per la città, evidentemente ha fallito, faccia un atto di responsabilità e si dimetta. Il nostro lago e la nostra città meritano di più”.

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Ripropongo le riflessioni che ho svolto ad agosto a margine della relazione dell'Autorità Anticorruzione in merito al "caso paratie" di Como.
La replica tecnica del Comune non è stata ritenuta pertinente dall'ANAC, che oggi rimanda il fascicolo alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti. Ora la giunta è in serio imbarazzo, perché potrebbe essere chiamata in futuro a rispondere del danno erariale contestato.
Sul piano politico la giunta è in crisi e il centro sinistra, anche se governerà, potrà uscirne solo con un deciso cambiamento: di scelte, di metodo, di competenze. Temo, tuttavia, che il cambiamento in vista sia tutto interno alla logica del PD, cioè sarà un cambio di persone (e già si intravedono quali). Ma la verità è che la crisi attuale è la crisi di un'intera stagione politica e dell'intera giunta (di tutti i partiti coinvolti nell'esperienza), che ha rinunciato a fare della partecipazione il fulcro della propria azione politica. Se il lettore avrà la pazienza di leggere il pezzo, capirà che cosa si debba intendere per partecipazione e perché essa sia indispensabile per il buongoverno.

 

1. Da dove nasce l'ispezione dell'Autorità Nazionale Anticorruzione? Si tratta di un “procedimento di vigilanza” suscitato dal “rilevante incremento” dei costi rispetto al contratto originario decisa dalla giunta Lucini. L'incremento dei costi è di “oltre l'82%”. D'altra parte, risultava “poco conciliabile con la disciplina dei contratti pubblici” l'inserimento nella variante di “una vera e propria riserva sulle opere ancora da eseguire”.

 

2. Queste le cifre in ballo, che riporto dalla relazione ufficiale.

"L'opera è stata finanziata dalla Regione Lombardia in applicazione delle leggi regionali per la difesa del suolo" (legge Valtellina) e in residua parte dal Comune di Como (circa 3 milioni di euro). Le voci principali dell'intervento possono essere riassunte come segue:
- Importo dell'appalto a base di gara euro 12milioni
- Contratto originario euro 11,930 milioni
- Prima variante euro 522mila, oltre oneri della sicurezza 846mila
- Seconda variante, euro 1,347 milioni, oltre oneri di sicurezza 985mila
- Accordo bonario (un primo) di 2,980milioni, oltre interessi legali e moratori fino al soddisfo (non ancora avvenuto)
- Terza variante euro 8,447 milioni, oltre oneri della sicurezza di euro 1,203 milioni
- Primo affidamento diretto pontili circa 500 mila
- Costruzione di un nuovo ponte (pedonale) sul canale di accesso alla darsena "vescovo" a seguito di gare pubblica euro 250mila
- Lodo arbitrale promosso dai progettisti originari a seguito della revoca della direzione dei lavori pari a circa 170 mila.

Il quadro economico complessivo (...) è passato da euro 15,763 milioni nel 2008 a 31,158 milioni nel 2014 con la variante n. 3. L'importo del contratto e del quadro economico sarebbero comunque da intendere come 'provvisori', laddove le opere potrebbero essere rivisitate in dipendenza di eventi osservazioni cui è sottoposta la variate"

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Care amiche e cari amici,
è con gioia che vi presentiamo due libri come buon auspicio per il 2016.
Il primo, “Le Principesse Arcobaleno”, contiene 3 brevi racconti di Marco Rava che valorizzano gli abbracci e il sorriso e sono illustrati con degli acquerelli di Alberto Terzi.
E’ il libro più piccolo di Officina della Narrazione, 10 x 10 cm, e per questo uno dei più graziosi e di buon auspicio.
Il secondo è una Fiaba per tutti, ma soprattutto per gli adulti.
Ha un titolo particolare, “LumaScheggia”. E’ stato scritto e dipinto da Alberto Terzi ed è stato scelto dal Resort di Palinuro, la Baia del Silenzio, come libro dell’anno, che i turisti potranno portarsi a casa da leggere ogni volta che vorranno dedicare un po’ di tempo a se stessi e ai loro sogni e desideri.

Letto all’inizio dell’anno è un invito al cambiamento, all’osare nell’epoca dell’apparente sicurezza.
Gli autori hanno voluto donare 200 copie di questo libro a Stringhe colorate per favorire la formazione dei clown e quelle attività sociali che da anni l’associazione svolge gratuitamente.
E anche per sostenere le spese di trasloco e della sede che ci ha visto in due anni traslocare ben due volte.
Le principesse arcobaleno costano 10 euro e Lumascheggia 13,50.
Chi li acquista tutti e due può averli a soli 20 euro.
Siamo in grado anche di spedirli senza aggiungere costi, oppure potete chiederli o ritirarli a Como in via Ciceri 13.
Con un piccolo gesto potete darci una bella mano.
Vi ringraziamo del Passaparola.
In ogni caso vi inondiamo fin d’ora dei nostri sorrisi per stimolare il vostro buonumore per tutto il 2016.
un abbraccio di Auguri da Stringhe colorate.

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