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ECONOMIA CIRCOLARE -RIFIUTI ELETTRONICI
“Il meccanismo di conferimento gratuito dei piccoli elettrodomestici“Uno contro Zero” da domani è in vigore. Dal 22 luglio infatti si potranno consegnare in negozio gratuitamente i propri rifiuti elettronici di piccole dimensioni senza alcun obbligo di acquisto. Lo prevede il decreto del Ministro Galletti numero 121/ 2016 che impone ai negozi, con una superficie di vendita di almeno 400 mq, il ritiro gratuito dei RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche) con dimensioni fino a 25 cm. E’ bene ricordare che per questo tipo di rifiuti solamente il 14% segue un corretto iter di raccolta differenziata, trattamento e recupero; la parte restante viene spesso dimenticata in fondo a qualche cassetto o armadio, oppure nella peggiore delle ipotesi viene messa nel sacco dell’indifferenziata. Questi rifiuti rappresentano invece una vera e preziosa risorsa di materie prime seconde poiché il 95% può essere riciclato. Lo sviluppo dell’economia dei consumi ed il concetto di benessere diffuso legato al consumare “facile” ha portato alla nascita di una nuova emergenza tanto ambientale quanto economica e sociale:quella dei rifiuti elettronici. L’ economia circolare può essere una risposta a tale emergenza, basandosi sull'applicazione – ad ogni livello – dei concetti di riuso, riciclo recupero di materia e di energia a scapito della pratica sorpassata del conferimento dei rifiuti in discarica. Per arrivare a questo obiettivo e' del resto necessario un forte coordinamento dei soggetti, portatori di interesse coinvolti. Le dinamiche legate all'economia circolare si possono trasformare così in un solido pilastro della strategia di crescita dell'Unione europea e in particolar modo dell'Italia, povera di materie prime. Il mondo produttivo, in collaborazione con gli Enti locali e i cittadini, deve perciò impegnarsi per affrontare le sfide ambientali sociali e generare benefici concreti per gli individui e le nostre comunità. Di questo parleremo assieme a Ettore Rosato, Simona Bonafé, Stefano Vaccari martedì 26 luglio, alle 14, al convegno promosso dai gruppi PD di Camera e Senato dal titolo“Economia Circolare-facciamo il punto. Anzi il cerchio”. Lo afferma Chiara Braga, deputata e responsabile Ambiente del Partito Democratico in occasione dell’entrata in vigore domani, a livello nazionale, del sistema “uno contro zero” per il conferimento gratuito dei piccoli elettrodomestici esausti.

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Care/i,
sono aperte le iscrizioni all'università estiva di Attac Italia, che quest'anno si terrà nei giorni 16-18 settembre a Roma.
Il titolo di quest'anno è "Chi è in debito con chi?" e il tema sarà quello del debito, sia nei suoi aspetti macro e internazionali, sia nei suoi
aspetti locali, cittadini e metropolitani.
In allegato trovate il programma e le informazioni logistiche.
Per chi arriva da fuori Roma, nei prossimi giorni le indicazioni sulle
possibilità di alloggio.

Vi aspettiamo!

Marco Bersani
Attac Italia
www.attac.it <http://www.attac.it/>
Facebook: Attac Italia
Twitter: @attac_italia
Dona il 5 per mille - codice fiscale 91223590372

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REFERENDUM SCUOLA, SE 2 MILIONI DI FIRME VI SEMBRANO POCHE
UNA PARTE A RISCHIO, I PROMOTORI RINVIANO LA CONSEGNA

L'impegno è stato - e continua a essere - così profondo e diffuso che rischiare di vanificarlo per errori di forma o per troppa fretta, sarebbe davvero imperdonabile. Per questo motivo, i promotori dei 4 quesiti abrogativi della "cattiva scuola" del governo Renzi hanno deciso di posticipare di qualche giorno la decisione sulla consegna delle firme in Cassazione, inizialmente prevista per oggi, martedì 5 luglio.

Il risultato è notevole: siamo riusciti a raccogliere circa 2 milioni di firme complessive sui 4 quesiti. La soglia minima di 500.000 firme a quesito non garantisce margini di sicurezza, nonostante questi numeri. Una parte dei moduli arrivati al comitato nazionale infatti presenta degli errori formali, quali la non certificazione o la mancata autenticazione. Il grande sforzo e l'enorme lavoro delle decine di migliaia di militanti in tutta Italia - a cui va il sentito grazie degli organizzatori - giocoforza hanno presentato anche margini di errori e inesattezze a cui è possibile rimediare, ma con un po' di tempo in più. Le difficoltà della raccolta firme, le cui modalità sono stabilite per legge con un meccanismo ottocentesco (per citare le parole del Comitato dei referendum contro l'Italicum) non hanno di certo aiutato.

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Dichiarazione di Massimo Villone, Alfiero Grandi, Silvia Manderino del Comitato contro l'Italicum che ha promosso i due referendum abrogativi

Le firme raccolte per i due referendum abrogativi di norme dell’Italicum sono giunte a 420.000 (418.239 per il premio di maggioranza e 422.555 per i capilista bloccati). Non bastano, ma sono comunque uno straordinario risultato della mobilitazione organizzata dal Comitato nazionale e dai comitati territoriali.
Abbiamo proposto l’abrogazione del premio di maggioranza, compreso il ballottaggio senza soglia, che consegna i poteri di governo a un singolo partito, anche ampiamente minoritario nei consensi reali, e dei capilista a voto bloccato, per cui almeno i 2/3 dei futuri deputati sono nominati dai vertici di partito. Norme ancora più gravi alla luce delle modifiche costituzionali - volute dal governo e oggetto del referendum di ottobre - che affidano alla sola camera dei deputati il rapporto di fiducia con il governo e tolgono al senato la natura di assemblea elettiva.
Abbiamo inteso inserire i due quesiti abrogativi sull’Italicum in una più vasta stagione referendaria, volta anche a decisivi temi sociali come la scuola, il lavoro, l’ambiente. Siamo convinti di avere per la nostra parte contribuito a un fondamentale recupero di partecipazione e di consapevolezza democratica. L'impegno di decine di migliaia di cittadini, che hanno dato vita a 400 comitati locali, è di grandissimo valore. Si sono spesi senza limiti nel raccogliere le 420.000 firme, avendo un unico, comune, interesse: la rinascita collettiva della democrazia nel Paese e l'impegno a diffondere e a comprendere quanto siano vitali coscienza e responsabilità di essere cittadini. A loro va il nostro apprezzamento e la nostra gratitudine. Il loro generoso impegno ha confermato che ci sono importanti potenzialità democratiche nel paese, che dovrebbero essere valorizzate da quanti hanno a cuore una democrazia viva.

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