Il sollevatore è uno strumento di prima necessità per le persone non autosufficienti perché permette loro di spostarsi, per esempio, dal letto al bagno alla carrozzina, senza rischiare strattoni se ben utilizzato, o di cader dalle mani di chi le sostiene, e anche di non spezzare loro la schiena.
Lunedì 17, la mia assistente ha premuto il bottone per azionare la discesa e sedermi sulla carrozzina, ma il braccio meccanico su cui ero appesa è rimasto immobile. Dopo vari tentativi (accendere /spegnere, staccare/riattaccare la batteria), quando stavo ormai architettando soluzioni di fortuna (impilare sotto di me , e sopra il tavolo dove avrei dovuto farmi adagiare, una quantità sufficiente di strati di cuscini per arrivare ad allentare i lacci che mi tenevano appesa al ganci del sollevatore), passati 5/10 minuti, il sollevatore ha ricominciato a funzionare.
Ho aspettato le 14,00 e ho telefonato all'ufficio ausili dell'ASST, disponibile ogni giorno fino alle 15,00, per spiegare che il sollevatore (usato, ma "funzionante") che mi avevano dato un circa mese prima, mi aveva creato dei problemi. L'impiegata che mi ha risposto ha cercato di convincermi che, in fondo è capitato una sola volta, per pochi minuti, e poi si è rimesso a funzionare. Ho dovuto farle presente che giusto poche settimane prima, in Belgio, è morto un noto attivista dei movimenti per i diritti delle persone con disabilità, in una situazione simile. L'argomento l'ha convinta , tanto che promise di parlarne con la sua fisioterapista e di farmi sapere qualcosa.
Il mercoledì mi avvisarono che il venerdì mi avrebbero portato, tra mezzogiorno e le 14,00 un sollevatore in sostituzione di quello in dotazione. Venerdì 21 ottobre mi portarono un bellissimo sollevatore "nuovo", con tanto di pulsante di emergenza. L'autista ci avvisò che andava caricato e poi avrei potuto utilizzarlo. Quel giorno avevo deciso di poltrire a letto, così decisi di attendere pazientemente, per andare in bagno (tra le tante mie fortune ho un buon controllo degli sfinteri), le 6 ore necessarie per caricare la batteria.
Ma, arrivata la sera, dovetti scoprire che il sollevatore non si muoveva affatto. La cosa grave però era che, giunti a quel punto, quello che utilizzavo precedentemente mi era stato portato via. Fortuna vuole che anche mio fratello, che abita vicino a me, utilizza un sollevatore e che quella sera me lo prestò. Fu un sollievo poter andare in bagno, ma mi costò l'abrasione dell'ascella, non essendo abituata a quel tipo di imbrago.
Ho passato il resto della serata a telefonare ad amici che potessero portarmi, dalla casa di mia mamma che abita a 35 km, a Como il sollevatore meccanico ormai non più in produzione (di dimensioni appena sufficienti e con caratteristiche rudimentali), che utilizzo quando passo del tempo a casa sua. Anche in questo caso sono stata fortunata: il mattino dopo la macchina era già a mia disposizione.
Sono passati il sabato e la domenica.
Il lunedì 24, sperando di accelerare i tempi, ho chiesto a un amico che lavora nell'ufficio accanto, di segnalare il mio problema all'ufficio ausili, in modo tale che quando io avessi telefonato, dalle 14 alle 15, avrei potuto sperare in una qualche risposta. Il mio amico mi assicurò di aver segnalato il problema, ma che non era riuscito ad accelerare i tempi. Così lasciai che l'ufficio di competenza si occupasse il martedì del mio problema, e il mercoledì telefonai.
(Como, 31 ottobre 2016) “C’è finalmente una legge a tutela dei minori stranieri che arrivano da soli in Italia. Un fenomeno nazionale che interessa quasi 20mila tra ragazzi e bambini. Un tema delicato, sentito negli ultimi anni anche dal territorio comasco. A Como e provincia, infatti, si contano circa 250 minori stranieri non accompagnati, 118 a carico del Comune, poco meno di un centinaio soccorsi nel centro di accoglienza aperto nell'area ex Rizzo di via Regina, indicato dalla Prefettura e Comune, una quarantina assistiti in altri centri del comasco". Lo dichiarano i deputati comaschi del Partito Democratico Chiara Braga e Mauro Guerra dopo l'approvazione a Montecitorio, lo scorso 26 ottobre, del progetto di legge sul riordino del sistema di accoglienza dei minori stranieri non accompagnati.
"Il testo, a prima firma della collega Sandra Zampa, approvato nei giorni scorsi alla Camera - spiegano i deputati comaschi - è il risultato di tre anni di lavoro fatto di contributi e interessi trasversali tra le diverse forze politiche di maggioranza e opposizione" (eccezion fatta per la Lega Nord e Fratelli d'Italia che hanno bocciato in toto la proposta). Un impegno che ha visto realizzato, con il concorso di tanti, un passo avanti fondamentale per l'affermazione del diritto alla tutela dell'infanzia".
"Un provvedimento molto sentito dalle agenzie e associazioni umanitarie dedite alla prima accoglienza e all'accompagnamento, altrettanto voluto e atteso dai molti sindaci e amministratori locali, in particolare da quelli più sensibili, anche comaschi, che con fatica e costi elevati, anche per ragioni di sicurezza, legalità e risorse in questi anni si sono fatti carico dell’emergenza".
Nelle prossime settimane il Comune di Cernobbio selezionerà sei giovani da impiegare in leva civica regionale nei settori Ufficio Cultura e Villa Bernasconi (riferimento sulle posizioni Bando Leva Civica volontaria regionale 2016: “Patrimonio artistico e culturale”), educatore Asilo nido (riferimento sulle posizioni “Servizi Sociali)”, Anagrafe e Stato Civile (riferimento “Attività di comunicazione)” per un totale complessivo per ogni incarico di 30 ore la settimana. I percorsi di leva civica regionale inizieranno il prossimo 1° dicembre 2016 al 31 agosto 2017.
Cosa è la leva civica regionale? Istituita dalla LR 33/2014, è nello specifico un’esperienza di nove mesi, con un impegno settimanale di trenta ore, che prevede un'indennità mensile di € 433,80, quindici giorni di permesso retribuito ed un percorso di formazione d'aula realizzato secondo gli standard regionali.
Per partecipare al bando per la selezione di volontarie/i in leva civica regionale occorre avere alcune caratteristiche, ovvero:
- età compresa tra 18 anni (compiuta entro la data di scadenza del bando) e 28 anni (cioè non deve
aver compiuto 29 anni alla data di presentazione della domanda);
- cittadinanza italiana, comunitaria, extracomunitaria con regolare permesso di soggiorno;
- essere residenti in Lombardia da almeno due anni;
- assenza di condanne per reati di violenza contro persone o per porto abusivo d’armi;
- non aver già svolto un periodo di leva civica regionale per un periodo superiore ai 3 mesi.
Anche coloro che hanno svolto il servizio civile nazionale possono partecipare!
Tutti i giovani interessati, in possesso dei requisiti, devono presentare la propria candidatura entro e non oltre il prossimo 11 novembre 2016 all’Associazione Mosaico sul cui sito web, www.mosaico.org, possono essere consultare i testi dei progetti di leva civica regionale, il fac-simile della domanda di partecipazione nonché trovare altre utili informazioni.
Per avere maggiori informazioni potete consultare tutte le informazioni pubblicate sul sito www.comune.cernobbio.co.it oppure contattare l’Associazione Mosaico telefonando in orario d’ufficio allo 035.254140 oppure inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
(Cernobbio, 27 ottobre 2016)
Apprendiamo dalla stampa che, finalmente, la Giunta Comunale ha deciso di costituirsi parte civile nel processo paratie.Sono settimane che chiediamo di prendere questa decisione, abbiamo presentato una mozione perché il Consiglio Comunale, come organo del popolo, impegnasse la Giunta.Abbiamo presentato una richiesta di trattazione con urgenza della Mozione a cui il presidente del Consiglio non ha neanche risposto.Abbiamo chiesto nella seduta del 24/10/2016 l'inversione dell'ODG in base all'Art 55 e il Consiglio Comunale ha respinto la richiesta.Hanno fatto di tutto per rimandare la decisione, senza volere sapere metterci la faccia, facendo finta di nulla.La posizione del M5s è stata l'unica certa e sicura della richiesta così certa da farloin ogni modo istituzionale possibile, l'unica che ha preteso che il Comune di Como si costituisse parte civile e ne discutesse apertamente e con trasparenza.Il voto della seduta sull'inversione ne è testimonianza.La pressione effettuata, seppur senza essere ripresa da nessun organo di informazione ha sortito l'effetto voluto.Peccato però, avremmo potuto farlo in modo ancora più trasparente e celere facendolo decidere ai rappresentanti del popolo eletti per amministrare la città.Ancora una volta, nonostante la foschia artificiale, le iniziative del M5s riescono a illuminare il grigiore comasco.
Stay tuned aspettando #como2017 un #CoMovimento2017
Luca Ceruti
Portavoce Comune di Como
il declino della politica nella nostra città è sempre più accentuato:
Il PD incassata la sua enorme figuraccia sui migranti e da poco sulle paratie, è in attesa di conoscere il proprio destino dopo il referendum. Nel frattempo dichiara che farà le sue primarie a gennaio/febbraio, un palese rinvio di responsabilità.
Il centrodestra non pervenuto ormai da molti anni, forse anche per di cancellare la memoria dei comaschi sui suoi guai amministrativi, è alla disperata ricerca di sopravvivere cercando alleanze qui e là oppure nomi che possano consentirgli di attrarre consensi;
L'altro soggetto politico da noi soprannominato one man show è sempre quello, parola d'ordine Rapinese sindaco con unico obiettivo la sedia centrale di palazzo cernezzi, ed il resto?! Del resto siamo abbastanza abituati a questo stile politico, perdura omari da 15 anni ( da correggere)
Noi invece, Come già annunciato a maggio di quest'anno abbiamo completato la fase di definizione dei principi programmatici.
Adesso passiamo alla fase 2 gireremo le ex circoscrizioni per raccogliere adesioni, suggerimenti e problematiche, confrontandoci con i cittadini.
Il nostro focus come sempre sarà il confronto e la partecipazione dei cittadini, per questo per noi è necessario che il programma elettorale sia il più diffuso possibile.
Del resto come già annunciato nel primo comunicato politico il nostro principale interesse non è concentrarsi sull'individuo, il supereroe che salverà Como dal declino, ma buttare giù le basi per progettare i prossimi 5 anni di governo della città.
Si parte da Civiglio , mercoledì 26/10/2016 ore 21 ex Circoscrizione
Stay tuned #como2017
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