Diciamolo subito: la legge sui reati ambientali, che verrà approvata definitivamente dal Parlamento italiano in queste ore, recependo in qualche modo le sollecitazioni europee a legiferare in materia, è serva delle lobbies industriali e favorisce in maniera spudorata gli inquinatori di professione, complicando a dismisura le fattispecie probatorie.
Tutto quello che sta avvenendo in Parlamento ha il sapore di una vergognosa costruzione scenografica nella quale, dietro la facciata di una legge che intenderebbe colpire i delitti contro l’ambiente, ancora una volta al bene dei cittadini ed alla tutela della loro salute viene sfacciatamente anteposto l’interesse del peggior potere economico e finanziario, con l’effetto devastante di ostacolare, invece che semplificare, le attività di indagine e giudizio su questa delicatissima materia.
Molto pubblico e molto interesse alla serata, tenutasi martedì 19 maggio a Lurago d'Erba, dal titolo "OGM:
pro o contro? cosa sono gli Organismi Geneticamente Modificati? sono utili o pericolosi per l'ambiente e la salute?". L'incontro si è svolto a 2 voci (per semplificare, una pro e una contro i prodotti biotecnologici), rappresentate dai 2 relatori: il Prof. Gianni Tamino, docente di Biologia presso il Dipartimento di Biologia dell'Università degli Studi di Padova, e il Dott. Giovanni Tagliabue, filosofo, già insegnante, autore del libro “OGM, una categoria senza senso”. Nel corso della serata, molto dibattuta, si è discusso delle manipolazioni transgeniche e dei conseguenti rischi legati all'ambiente e alla salute umana. La serata è stata organizzata dal Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”, dal G.A.S.S. di Lurago e dalla Cellula Coscioni di Lecco, col patrocinio del Comune di Lurago d'Erba. Il patrocinio è stato rilasciatoanche dai comuni di Alzate Brianza, Anzano del Parco, Merone e Monguzzo. Hanno inoltre dato la loro adesione le associazioni: ManiTese di Bulciago, Le Contrade di Inverigo, Shongoti di Erba e Ecoinformazioni. CIRCOLO AMBIENTE “Ilaria Alpi” Lurago d'Erba, 19 maggio 2015 Allegati: alcune foto dell'incontro pubblico del 19 maggio a Lurago d'Erba
È stata approvata oggi all'unanimità dal Consiglio regionale la prima legge della Regione Lombardia sulle badanti. Da oggi l'assistenza familiare diventa un elemento della rete dei servizi alla persona, con la collaborazione tra i Comuni, il Terzo Settore e la Regione. La legge nasce da una proposta depositata dal Partito Democratico un anno fa.
Ecco che cosa cambia: la Regione promuoverà corsi di formazione per le badanti di 150/200 ore che rilasceranno l'Attestato di Competenza di Assistente Familiare, dando dignità e professionalità al loro lavoro, aprendo a nuove occasioni di impiego anche per giovani italiani. Vengono istituiti gli Sportelli territoriali per l'Assistenza Familiare e creati i Registri territoriali degli Assistenti Familiari e saranno introdotti sostegni economici in favore delle famiglie.
Gli Sportelli avranno compiti di gestione dei Registri, di ascolto e valutazione dei bisogni delle famiglie in cerca di badanti aiutandole nella scelta più appropriata, e forniranno informazione su qualunque aspetto riguardi le procedure di assunzione.
Oggi le badanti in Lombardia sono circa 200mila, di cui molte in nero. Oltre la metà lavorano tra Milano e provincia e circa il 4% in provincia di Como.
Carissime/i,
qualche giorno fa è stata presentata con grande clamore la “Carta di Milano” che dovrebbe essere il lascito che EXPO consegna all’umanità.
In allegato trovate una dichiarazione pubblica sostenuta da varie personalità del mondo culturale, sociale e scientifico, con primi firmatari Moni Ovadia ed Alex Zanotelli e sostenuta dall’associazione CostituzioneBeniComuni; nella nostra dichiarazione, dopo un attenta analisi della “Carta”, esprimiamo un parere decisamente critico ed annunciamo per il 26/27 giugno un grande convegno internazionale.
Se dopo averla letta la condividete aiutateci a farla girare, rilanciatela.
Se non lo condividete, fatela comunque girare per affermare, anche su questo tema, il diritto ad un pluralismo di posizioni che oggi sembra difficile vedere realizzato.
Buona lettura,
Vittorio
Continua la mobilitazione della scuola per tutto il periodo di discussione alla camera dei deputati del disegno di legge sulla buona scuola. « I risultati dell'incontro con il Governo del 12 maggio –scrivono i sindacati - non hanno dato risposte
alle tante criticità che stiamo da tempo evidenziando e su cui tutta la scuola è mobilitata. Dal Governo, oltre ad una generica
disponibilità all’ascolto, non è giunto nessun impegno, ma la conferm che potranno esserci emendamenti fino alla fine dell’iter parlamentare». Martedì 19 maggio, di fronte alla prefettura di Como in via Volta 50, dalle 8 alle 11 si terrà un’ assemblea/presidio. L’iniziativa si svolgerà in tutte le prefetture della Lombardia. Si ribadirà: «L'urgenza di un piano di assunzioni che soddisfi le legittime aspettative di migliaia di precari esclusi da quanto prevede l'attuale stesura della legge: un decreto legge deve garantire le assunzioni decorrenti dal 1° settembre e, per coprire il fabbisogno delle scuole e stabilizzare decine di migliaia di precari che ne hanno diritto, la definizione di un piano pluriennale che interessi il personale docente e il personale ATA. Il rifiuto di un modello di governo della scuola centrato su prerogative del dirigente enfatizzate a scapito della collegialità e della dimensione cooperativa che deve caratterizzare la progettazione e la gestione delle attività della scuola. La salvaguardia delle prerogative contrattuali su materie che investono aspetti normativi e retributivi del rapporto di lavoro, come l'assegnazione di sede, la mobilità e la retribuzione accessoria. L'esclusione di soggetti non adeguatamente qualificati nelle sedi di valutazione ai fini della conferma in ruolo e della valorizzazione professionale. La necessità di ascolto reale e non virtuale sull'impianto della riforma stessa». Inoltre, i sindacati hanno proclamato fino al 19 maggio lo sciopero/astensione delle attività aggiuntive programmate.
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