Investimento di 50mila euro per la sostituzione degli arredi danneggiati
27/04/2015 – Nel mese di maggio prenderanno il via una serie di lavori nei parchi comunali per la sostituzione dei giochi per bambini, danneggiati o rotti. L’appalto del servizio di manutenzione del verde pubblico per il triennio 2013-2015 prevede, tra gli altri servizi, un monitoraggio, da effettuarsi ogni quattro mesi, e una piccola manutenzione ordinaria degli arredi ludici. Sulla base dell’ultima relazione, è stato quindi predisposto dal settore Parchi e Giardini un progetto di manutenzione straordinaria per la riparazione di alcuni dei giochi danneggiati e/o ammalorati (in alcuni casi si potrà procedere solo con la rimozione) e per il ripristino della pavimentazione antitrauma. “Si tratta di un primo intervento - spiega l’assessore Daniela Gerosa - Entro la fine
Continua la realizzazione degli interventi previsti nella fase quattro del progetto "Scuola 21", nel quale siamo partner con la IPSA San Vincenzo di Albese.
Egr. Direttore,
abbiamo letto il Suo editoriale pubblicato domenica 26 aprile (dal titolo “La grande rimozione di tutti i 25 aprile”) e con il massimo rispetto, Le diciamo che non ci è piaciuto. Il Suo intervento si inserisce purtroppo nell’ennesimo tentativo di delegittimare e screditare la Resistenza. Peraltro, non ci stupiscono le opinioni che Lei espone, in quanto coincidono in buona parte con quelle che il Sig. Giampaolo Pansa ci propina con i suoi libri.
Siamo inoltre convinti che oggi sia facile introdurre teorie storicamente revisioniste, perché tenere viva la Memoria storica della guerra di Liberazione in un paese come l’Italia, è diventato disgraziatamente un esercizio scarsamente praticato, soprattutto per le giovani generazioni.
Certo, Lei ha ovviamente ragione quando sostiene che gli angloamericani hanno aiutato il nostro paese a liberarsi dai nazifascisti, risalendo la penisola dalla Sicilia. Tuttavia, Lei non può omettere o sovvertire che, soprattutto nel centro e nord Italia, furono i partigiani in armi a combattere e a sfiancare lo spietato occupante nazista e i fascisti di Salò che si erano posti al servizio di SS e Hitler. Inoltre, Le rammentiamo che la maggior parte delle città del nord Italia furono liberate grazie all’insurrezione degli operai e alla lotta dei partigiani, guidati militarmente e politicamente dal Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia. Questi sono fatti storici incontrovertibili.
L’ANPI sezione Luigi Conti di Monguzzo, territorio erbese, esprime la propria grande soddisfazione per la riuscita delle iniziative organizzate in occasione del 70° anniversario della Liberazione. La fiaccolata del 24, svoltasi nei luoghi in cui ebbero i natali alcuni nostri eroi (Enrico Bernasconi, Nemesio Panzeri e Pietro Spreafico) e il corteo del 25, organizzati a Merone, hanno registrato una sentita partecipazione di associazioni, cittadini e rappresentanti delle istituzioni locali. Il sindaco di Merone, Vanossi, ha ricordato e sottolineato l’importanza istituzionale della celebrazione del 25 aprile per il nostro Paese e, in risposta alle sterili polemiche di questi giorni, ha ripreso una citazione di Calamandrei che invitava sì ad andare in montagna, ma per onorare le vittime dei massacri nazi-fascisti. L’intervento del presidente provinciale ANPI , Invernizzi, a sua volta ha rimarcato l’importanza di una presa d’atto di un clima di condivisione ancora non del tutto realizzato, nonostante la documentata evidenza storica in considerazione della quale non si potranno mai equiparare carnefici e vittime, dittatura e democrazia. La Resistenza ha avuto come protagonisti rappresentanti di culture diverse, uomini e donne di tutte le estrazioni sociali: insegnanti, intellettuali, casalinghe, operai, nonché giovani di organizzazioni politiche differenti, in primis, nel nostro territorio, il cattolico G. Puecher, martire della libertà. Invernizzi ha altresì evidenziato l’attuale grave riduzione degli spazi di democrazia, facendo riferimento in particolare alla proposta di legge elettorale che vorrebbe irrobustire i poteri del presidente del Consiglio e del Governo. Il terzo intervento è stato quello del redivivo partigiano Luigi Conti che, nei panni di Marco
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