(Roma,15 ottobre 2014) “Le scriviamo per segnalare una gravissima situazione che interessa circa 60 lavoratrici e lavoratori della Manufat di Inverigo in provincia di Como, e le loro famiglie”. Si apre così la lettera inviata dai deputati comaschi del Partito Democratico MauroGuerra e Chiara Braga al sottosegretario di Stato al Lavoro e alle Politichesociali, l’on. Teresa Bellanova, l’8 ottobre scorso, per “rappresentare l’urgenza e la drammaticità” della vicenda del maglificio di Inverigo, dichiarato fallito nel novembre del 2011, e sollecitare così un intervento risolutivo tale da “poter dare alle lavoratrici e ai lavoratori della Manufat una risposta concreta a sostegno del reddito e per le prospettive di futuro produttivo e occupazionale”.
Il Comitato lombardo “In treno per la Memoria”, Cisl, CGIL di Como e Istituto di Storia Contemporanea Pier Amato Perretta di Como, nell’ambito delle iniziative di formazione sulle tematiche della Shoah, propongono un percorso di studio e riflessione destinato a tutti i docenti delle scuole di ogni ordine e grado della provincia di Como. Il percorso di formazione è articolato in sette incontri: la prima serie tra novembre e dicembre 2104, la seconda serie tra gennaio e febbraio 2015.
L’obiettivo del corso, che per le scuole prescelte costituirà anche una proposta formativa propedeutica al viaggio ad Auschwitz con “ il Treno della Memoria”, è quello di fornire ai docenti interessati conoscenze specifiche relative all’esperienza dei bambini e degli adolescenti durante la Shoah e di proporre riflessioni-nodi problematici su questioni metodologiche-didattiche e psicologiche.
Questa mattina l’Assessore alla Sanità Mario Mantovani ha risposto a un’interpellanza del Movimento 5 Stelle Lombardia sulla posizione giudiziaria del direttore Amministrativo dell’ASL di Como, Giancarlo Bortolotti già Direttore del Dipartimento tecnico Amministrativo dell’Azienda Ospedaliera Istituti Clinici di Perfezionamento di Milano, rinviato a giudizio a luglio per una vicenda di appalti del 2008.
L’indagine che ha portato agli arresti dominciliari di Bortolotti è la stessa che ha portato all’arresto, tra gli altri, dei vertici di Ferrovie Nord, Aler e Metropolitana Milanese tutti legati al mondo di Comunione Liberazione e Compagnia delle Opere. All’epoca dell’assunzione, nel 2012, Bortolotti era già indagato.
Per Dario Violi, consigliere del Movimento 5 Stelle Lombardia, ha chiesto all’Assessore Mantovani “Com’è possibile che una persone indagata per turbativa d’asta si occupi degli acquisti della ASL di Como? Perché la Giunta non ha preso provvedimenti? Il legame di Bortolotti alla rete di contatti di Comunione Liberazione ha, in qualche modo influito sulla sua designazione?”.
Come sapete siamo da anni impegnati per promuovere l’uso della bicicletta in città per gli spostamenti quotidiani. Negli ultimi tempi alcuni avvenimenti hanno rinnovato la nostra attenzione in merito.
In un importante incontro a Milano con chi si occupa di ciclabilità e mobilità dolce sia a livelli di base che a livelli istituzionali si è parlato di come incidere sulla nuova stesura del Codice della Strada (in corso da parte della Commissione governativa) e sulle norme riguardanti la ciclabilità. Vorremmo soprattutto che i temi e i criteri della Moderazione del Traffico abbiano finalmente il posto che meritano nella legislazione nazionale, come già da tempo succede in Europa.
Nello stesso periodo si è parlato, sia a livello nazionale che locale, della possibilità del ‘Senso unico eccetto bici’, con motivazioni contrarie molto pretestuose da parte di esponenti del governo. Insieme alla FIAB abbiamo inviato una lettera (che trovate in allegato) ai nostri amministratori in modo che si uniscano alle città che hanno richiesto al governo di tenere conto di questo aspetto nel nuovo Codice della Strada.
Le prossime elezioni provinciali, che si svolgeranno a Como il 12 ottobre prossimo, rappresentano l'ennesima truffa ai danni dei cittadini. Le province continueranno ad esistere, non si sa con quali poteri e deleghe regionali, elette non più dai cittadini ma da Sindaci e Consiglieri comunali. I candidati non debbono presentare né simboli né programmi, e sono espressioni di accordi politici di Partito, quando non di corrente, di cordata, di particolari territori, anche trasversali, come dimostra, nella nostra Provincia, l’inclusione in una stessa lista per l’elezione dei Consiglieri
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