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...... A Milano si sta preparando un raduno nazifascista in grande stile con la copertura di settori del Pdl e finanche della Lega Nord. Il tutto inizierà domenica prossima al Cimitero Maggiore, con una messa in onore di Mussolini, e proseguirà con una settimana di iniziative che durerà dal 24 aprile al 1° Maggio.
Alcune di queste iniziative sono già state annunciate dai siti dell'estremismo nero e da un comunicato stampa di Roberto Jonghi Lavarini, esponente neofascista confluito nel Pdl. Ma l'iniziativa clou non è ancora conosciuta, poiché verrà portata alla discussione del Consiglio di Zona 3 di domani. Si tratta di un concerto nel giardino pubblico "Sergio Ramelli" il 24 aprile prossimo, cioè alla vigilia dell'anniversario della Liberazione e in contemporanea con la presenza in città del Presidente della Repubblica.
Non si tratta delle solite iniziative, ma di un autentico salto di qualità dell'estremismo di destra milanese. Per la prima volta, infatti, le varie sigle dell'estremismo nero hanno messo da parte le loro rivalità e si sono uniti, da Forza Nuova a Casa Pound e Blocco studentesco, da Fiamma Tricolore ai nazi-skin di Lealtà ed Azione, dal movimento della Santanché ad alcuni settori della Lega vicini a Borghezio, passando per diversi esponenti politici milanesi del Pdl, tra cui anche Fidanza, Frassinetti e Jonghi Lavarini.
Sottovalutare o far finta di non vedere che a Milano, proprio in occasione del 25 aprile, si tenta lo sdoganamento definitivo dei gruppi militanti e delle tesi del neofascismo, sarebbe un tragico ed imperdonabile errore.
Ed è un problema che non riguarda soltanto la sinistra o il centrosinistra. È un problema che riguarda anche -e forse soprattutto- le forze del centrodestra che governano questa città. Non possiamo e non vogliamo credere che tutto il Pdl, tutta la Lega e il Sindaco Moratti siano complici di questo operazione.
Per questo chiediamo a tutte le forze politiche democratiche di rompere ogni complicità con gruppi neofascisti o neonazisti, a partire dall'opposizione alla concessione del Giardino Sergio Ramelli per il raduno nazifascista del 24 aprile.
Al Prefetto e al Questore chiediamo, invece, di garantire il rispetto della legalità costituzionale, che significa anche non consentire l'apologia di fascismo o l'incitamento all'odio razziale.
Comunicato stampa di Luciano Muhlbauer
e ricordatevi di consultare il blog dell'ANPI Barona e dell'ANPI Nazionale per informazioni su tutti gli eventi "25 aprile - 65° della liberazione"

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Referendum per l’acqua pubblica


Tre SI per ribadire: fuori l’acqua dal mercato!

Fuori i profitti dall’acqua!  www.acquabenecomune.org

Sono stati depositati il 31 marzo 2010 presso la Corte di Cassazione di Roma i quesiti per i tre referendum che chiedono l’abrogazione di tutte le norme che hanno aperto le porte della gestione dell’acqua ai privati e fatto della risorsa bene comune per eccellenza una merce. Leggi tutto

Il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua insieme a numerose realtà sociali e culturali promuove tre referendum abrogativi delle norme che hanno privatizzato l’acqua per rendere possibile qui ed ora la gestione pubblica di questo bene comune. Sosterranno tale iniziativa anche diverse forze politiche.

Sullo stop alle politiche di privatizzazione e sulla necessità di una forte, radicata e diffusa campagna nazionale, un vastissimo fronte in queste settimane si è aggregato al Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua: dalle associazioni dei consumatori alle associazioni ambientaliste, dal mondo cattolico e religioso al popolo viola, dai movimenti sociali al mondo sindacale, alle forze politiche.

Il costituendo Comitato Promotore

Tutte e tutti insieme abbiamo deciso di lanciare a partire dal prossimo mese di aprile, una grande campagna di raccolta firme per la promozione di tre quesiti referendari.

Leggi la relazione introduttiva ai quesiti referendari

- Quesito referendario n. 1: "volete voi che sia abrogato l’art.23 bis L. 133/08 così come modificato dall’art. 15 L. 166/09. Leggi tutto

- Quesito referendario n. 2: "volete voi che sia abrogato l’art. 150 del D.lgs 152/06 (c.d. Decreto Ambientale). Leggi tutto

- Quesito referendario n. 3: "volete voi che sia abrogato l’art. 154 del D.lgs 152/06 (c.d. Decreto Ambientale). Leggi tutto

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Care/i,

in allegato e al seguente link (http://www.acquabenecomune.org/spip.php?article7196) la versione definitiva della relazione introduttiva ai quesiti referendari che è stata predisposta da Gaetano Azzariti, Gianni Ferrara, Alberto Lucarelli, Luca Nivarra, Ugo Mattei, Stefano Rodotà.

Questo sarà certamente anche un utile strumento da utilizzare con i nostri interlocutori per spiegare le motivazioni che ci hanno spinto ad intraprendere la strada referendaria e l'impostazione del referendum.

Un saluto.
Paolo

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COMUNICATO STAMPA SULLA SCUOLA

La scuola pubblica è sotto un continuo e sistematico attacco da parte del governo attraverso una riorganizzazione della struttura didattica e formativa che penalizza la formazione delle giovani generazioni; attraverso tagli pesanti negli stanziamenti e, buon ultimo ma altrettanto grave, il mancato trasferimento alle scuole dei crediti che esse vantano nei confronti dello Stato, relativi agli anni precedenti.

Gli istituti si trovano in situazioni sempre più difficili: non sono in grado di dare risposte e informazioni certe alle famiglie sulla propria offerta formativa nel momento delicato delle iscrizioni; sono costretti a chiedere contributi ai genitori per le esigenze quotidiane di funzionamento;  si trovano a non poter nominare i supplenti con conseguenti sospensioni e riduzioni dell’attività didattica.

Condanniamo fortemente le scelte governative nell'ambito della politica scolastica, decise a tutto vantaggio della privatizzazione della formazione e con l'obiettivo di creare barriere sociali e culturali di antica memoria.

Il governo sta stravolgendo il dettato costituzionale sulla pubblica istruzione e invitiamo pertanto insegnanti, genitori e studenti a mobilitarsi e a unirsi insieme a quelle forze sociali e politiche che stanno già battendosi, chi tra i cittadini e chi nelle aule parlamentari, per fermare l'azione dissennata del Governo.

In Regione Lombardia il governatore Formigoni non alza un dito per difendere le scuole pubbliche del suo territorio, e fa scelte di politica scolastica che vanno nella stessa direzione di quelle nazionali. Il mio obiettivo è ripristinare i fondi per il diritto allo studio,  rivedendo radicalmente gli strumenti della “dote” e del buono scuola che si sono rivelati iniqui ed inefficaci.

L'appuntamento elettorale di fine marzo va colto per dare un segnale forte e sconfiggere una destra classista, che, tramite la scuola, vuole definire un futuro culturale con barriere di censo.

Roberto Allevi
candidato a consigliere regionale per la lista PD – Penati Presidente

28 febbraio 2010

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