Stella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattiva

Il Gruppo Consiliare regionale M5S Lombardia ha pubblicato, sul blog del M5S Lombardia, una riflessione per il quarantesimo anniversario della legge 194. Nel post si legge: “Oggi cade il quarantesimo anniversario dell'approvazione della legge 194 sull’aborto, che garantisce un diritto di scelta che ogni donna deve poter esercitare. Oggi, quarant’anni dopo, quel diritto rimane nei fatti ostacolato, intralciato, in sostanza negato. La questione è quella dell’obiezione di coscienza di medici e infermieri. Esistono strutture dove l’obiezione è totale, altre dove l’iter per l’Ivg (Interruzione Volontaria della Gravidanza) è infinito, arrivando anche 5 mesi di gravidanza: un percorso tortuoso tra reparti, appuntamenti multipli, telefoni che non rispondono, psicologi, attivisti pro vita e infermieri ultracattolici che ti paragonano a un assassino. Ora, se è l’obiezione di coscienza è un diritto, lo è anche la scelta della donna di abortire. Non lo dice un partito o un gruppo di attivisti, lo dice la legge. Allora perché negli ospedali un diritto sancito dalla legge sembra essere ancora un tabù? Perché dopo quarant’anni poco o nulla è stato fatto per garantire la piena libertà di scelta alle donne, così come accade per i medici obiettori?

Stella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattiva

“È una bocciatura che imbarazza la Lombardia. Era un atto utile a offrire un contributo alla crescita e alla consapevolezza sui diritti, la discriminazione e la violenza.
Forza Italia, Lega e FdI sbattono la porta in faccia ai diritti civili, all’accoglienza e alla cultura del rispetto. Su questi temi a Palazzo Pirelli siamo ancora al Medioevo. Eravamo al Bergamo Pride di sabato scorso e il M5S parteciperà alle manifestazioni che si terranno in Lombardia nelle prossime settimane: il rispetto per i diritti di tutti merita sempre il patrocinio”, così Dario Violi, consigliere regionale del M5S Lombardia, commenta la bocciatura dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale al Milano Pride 2018.

Stella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattiva

“Meno male che il neo assessore regionale all’Agricoltura Rolfi ha fissato il tavolo con i sindacati per il 28 giugno, ma è comunque tardissimo e la situazione dei nostri boschi e sentieri montani è al limite. Ma soprattutto ci sono 300 persone che attendono di sapere se lavoreranno o meno da fin troppo tempo. E questo è gravissimo”, è diretto Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Pd, mentre commenta il rinvio a giugno, da parte di Regione Lombardia, della graduatoria che segue il bando sulle misure forestali e prevede l’assegnazione dei finanziamenti. “Un ritardo ingiustificabile”, aggiunge Orsenigo.

Stella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattiva

“La risposta di Fontana alla proposta di FS, nel giorno in cui viene votato in consiglio un ODG in cui si chiede alla Giunta di riprendere la trattativa con il futuro Governo per avere maggiori competenze ed autonomia su più temi, tra cui il trasporto, ci lascia basiti.
Oggi apprendiamo della disponibilità della Regione a cedere per intero le quote di Trenord, dichiarazione che contrasta con quella rilasciata alcuni giorni fa in cui invece si paventava l’acquisizione.
È la dimostrazione lampante che la Regione brancola nel buio e non ha ancora le idee chiare dopo anni di gestione disastrosa del servizio ferroviario a spese dei cittadini e che il problema, prima ancora che di governante, è politico perché non si è stati in grado di mettere le persone giuste ai posti di comando”, così Nicola di Marco, consigliere regionale del M5S Lombardia.

Feed RSS

Collegati su Twitter o Telegram e seguici

 

    

 

 

©2024 Sito realizzato da Noerus aps

Search