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Il gruppo regionale del Pd depositerà domani in Regione una mozione urgente per l’apertura delle stazioni ferroviarie ai clochard per la fase di emergenza freddo. Il Pd chiederà di discuterla martedì 10 gennaio, durante la seduta di Consiglio regionale già convocata. Si tratterebbe di una soluzione di emergenza e temporanea per ovviare alla mancanza di posti letto nei dormitori e per quelle persone che rifiutano l’accoglienza in queste strutture. Con la mozione il Pd chiederà a Maroni di intervenire presso la controllata FNM e presso RFI perché deroghino, fino a quando dureranno le temperature particolarmente rigide, alle disposizioni che prevedono l’allontanamento dei senzatetto dalle stazioni. Nello stesso periodo va anche garantito l’accesso alle associazioni e agli enti che si occupano di assistere queste persone e di tentare di indirizzarle a strutture di accoglienza dedicate.

Milano, 8 gennaio 2017

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le impressioni emerse dall'incontro dello scorso 22 novembre tra il nostro Comitato e l'assessora regionale Brianza e il presidente della Commissione Sanità Rolfi.

Egregi,  l'incontro del 22 novembre in via Filzi 22 a Milano è stato per noi tutti, invitati tramite mail lo scorso 16 novembre, l'ennesima delusione. Chi ci ha invitati sapeva, a seguito della manifestazione di protesta dello scorso 8 novembre seguita da un incontro informale nella stessa giornata, cosa stiamo chiedendo e cosa gli stiamo rimproverando. Abbiamo speso molto del tempo a disposizione in un confronto su altri aspetti (comunque interessanti ma non strettamente aderenti all’argomento dell’incontro); e solo nel finale, caratterizzato dalla necessità dei nostri interlocutori di correre ad altri impegni, siamo riusciti a parlare di impegni comuni: abbiamo chiesto che venga promulgata una legge regionale sulla VitaIndipendente e, prevedendo per questa un iter di circa un anno, una delibera per coprire nell'immediato le vergognose carenze del momento. Ci è stato risposto che l'iter per la legge regionale, iniziando il Consiglio a confrontarsi dopo l'epifania (a causa della discussione del bilancio in atto in queste settimane), si concluderà certamente prima della prossima estate.  La delusione più grande sta nel non aver potuto cogliere alcun segnale di coscienza da parte vostra che la VitaIndipendente è materia di diritti di cittadinanza e di dignità sociale e non è sovrapponibile né confrontabile ad altri tipi di intervento assistenziale.

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Il Prc/SE della Lombardia sostiene lo sciopero di otto ore dei lavoratori tessili ed è al loro fianco in lotta per il contratto e la difesa dei diritti sotto attacco da parte dei Signori della moda.
I signori della moda italiana, sempre pronti a esaltare l’eccellenza della moda italiana, che hanno visto crescere negli ultimi anni  fatturati e profitti, realizzati nonostante la  continua riduzione degli addetti, oggi puntano tagliare ancor di più salari e diritti dei lavoratori.
Si vuole colpire il contratto nazionale e il ruolo contrattuale delle organizzazioni sindacali e dell’ RSU legando gli aumenti alla verifica dell’inflazione  ad anno concluso, si vogliono imporre scelte che tagliano diritti acquisiti come   le ferie, i tre giorni di assenza per malattia… e infine ristabilire la totale sottomissione dei dipendenti nei luoghi di lavoro  recependo  integralmente il “jobs act.”
Il Prc invita i lavoratori e i cittadini a sostenere lo sciopero dei lavoratori tessili e a partecipare alla manifestazione che si terrà domani 18 novembre alle 9:30 a Milano in viale Sarca 223 davanti alla sede di SMI-Confindustria
Milano, 17 novembre 2016

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I Rappresentanti dei Viaggiatori alla Conferenza Regionale del TPL - -

Egregio Assessore Sorte,
apprendiamo dalla stampa bergamasca - poiché non si è neppure degnato di risponderci direttamente - la sua reazione al nostro recente comunicato.
Dispiace rilevare che a fronte di segnalazionei di criticità dettagliate, la sua reazione sia di fatto un tentativo di gettare fumo negli occhi, più che una autentica volontà collaborativa a trovare una soluzione comune nell'interesse unico dei cittadini. Desideriamo rispondere alle sue obiezioni, punto per punto. Per rispetto delle migliaia di persone che rappresentiamo, con sforzo e passione.

1. Lei dice:"il 65% dei pendolari promuove il nostro servizio"
Affermare che il 65% dei pendolari promuova il servizio equivale a tirarsi la zappa sui piedi. Significa che il restante 35% lo boccia! Se in una qualsiasi azienda uscisse un dato che afferma che più di 1/3 dei Clienti non sono soddisfatti del servizio erogato e lo bocciano, questo sarebbe un dato di cui vergognarsi e non, francamente, da sbandierare come fosse un successo!
In un'azienda normale, a questo risultato seguirebbe l'inevitabile richiesta degli stakeholders di dimissioni della Dirigenza e di un netto cambio di direzione.
In questa realtà, Assessore, è la dimostrazione che non solo le critiche che le solleviamo da anni sono fondate, ma che la consapevolezza dei Cittadini sta crescendo e che non sono più disposti a farsi "intortare" dalle buone parole, quando i disagi che vivono sulla propria pelle sono concreti e sin troppo frequenti!

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