Apprendiamo dalla stampa che, finalmente, la Giunta Comunale ha deciso di costituirsi parte civile nel processo paratie.Sono settimane che chiediamo di prendere questa decisione, abbiamo presentato una mozione perché il Consiglio Comunale, come organo del popolo, impegnasse la Giunta.Abbiamo presentato una richiesta di trattazione con urgenza della Mozione a cui il presidente del Consiglio non ha neanche risposto.Abbiamo chiesto nella seduta del 24/10/2016 l'inversione dell'ODG in base all'Art 55 e il Consiglio Comunale ha respinto la richiesta.Hanno fatto di tutto per rimandare la decisione, senza volere sapere metterci la faccia, facendo finta di nulla.La posizione del M5s è stata l'unica certa e sicura della richiesta così certa da farloin ogni modo istituzionale possibile, l'unica che ha preteso che il Comune di Como si costituisse parte civile e ne discutesse apertamente e con trasparenza.Il voto della seduta sull'inversione ne è testimonianza.La pressione effettuata, seppur senza essere ripresa da nessun organo di informazione ha sortito l'effetto voluto.Peccato però, avremmo potuto farlo in modo ancora più trasparente e celere facendolo decidere ai rappresentanti del popolo eletti per amministrare la città.Ancora una volta, nonostante la foschia artificiale, le iniziative del M5s riescono a illuminare il grigiore comasco.
Stay tuned aspettando #como2017 un #CoMovimento2017
Luca Ceruti
Portavoce Comune di Como
il declino della politica nella nostra città è sempre più accentuato:
Il PD incassata la sua enorme figuraccia sui migranti e da poco sulle paratie, è in attesa di conoscere il proprio destino dopo il referendum. Nel frattempo dichiara che farà le sue primarie a gennaio/febbraio, un palese rinvio di responsabilità.
Il centrodestra non pervenuto ormai da molti anni, forse anche per di cancellare la memoria dei comaschi sui suoi guai amministrativi, è alla disperata ricerca di sopravvivere cercando alleanze qui e là oppure nomi che possano consentirgli di attrarre consensi;
L'altro soggetto politico da noi soprannominato one man show è sempre quello, parola d'ordine Rapinese sindaco con unico obiettivo la sedia centrale di palazzo cernezzi, ed il resto?! Del resto siamo abbastanza abituati a questo stile politico, perdura omari da 15 anni ( da correggere)
Noi invece, Come già annunciato a maggio di quest'anno abbiamo completato la fase di definizione dei principi programmatici.
Adesso passiamo alla fase 2 gireremo le ex circoscrizioni per raccogliere adesioni, suggerimenti e problematiche, confrontandoci con i cittadini.
Il nostro focus come sempre sarà il confronto e la partecipazione dei cittadini, per questo per noi è necessario che il programma elettorale sia il più diffuso possibile.
Del resto come già annunciato nel primo comunicato politico il nostro principale interesse non è concentrarsi sull'individuo, il supereroe che salverà Como dal declino, ma buttare giù le basi per progettare i prossimi 5 anni di governo della città.
Si parte da Civiglio , mercoledì 26/10/2016 ore 21 ex Circoscrizione
Stay tuned #como2017
Si e' insediato oggi presso il Ministero degli Affari Esteri, su iniziativa del CGIE ( consiglio generale degli italiani all'estero) il tavolo interministeriale sulle tematiche del lavoro frontaliero. Il tavolo, che vede la partecipazione di Cgil-Cisl- Uil e Acli e dei Ministeri degli Affari Esteri, dell'Economia e Finanze, dello Sviluppo economico e del Lavoro, ha il compito di arrivare, dopo anni di insistenza da parte del sindacato, a un percorso che porti alla definizione dello " Statuto dei Lavoratori frontalieri". Le Organizzazioni Sindacali intendono, con lo Statuto, affrontare temi quali fisco, tassazione , welfare e status giuridico di una figura, quella del frontaliero, che conta oltre 100.000 lavoratori in Italia e oltre 1 milione in UE. Dichiarano i responsabili frontalieri di CGIL,CISL e UIL: " oggi e' una giornata importante nella storia del lavoro frontaliero italiano, il governo ha finalmente recepito la richiesta di affrontare i temi di questi lavoratori italiani, dando loro un quadro di garanzie e certezze. L'obiettivo e' quello di arrivare in tempi rapidi all'approvazione di una legge specifica. Ci aspettiamo da parte del Parlamento e in particolare dai parlamentari delle zone interessate al fenomeno del lavoro frontaliero, la necessaria collaborazione per arrivare a un risultato che consideriamo storico". L'iniziativa assume un rilievo particolare dopo le vicende e le tensioni che hanno coinvolto i rapporti tra Italia e Svizzera con l'iniziativa popolare prima i nostri del Canton Ticino.
Al centro chi è ai margini
l’obiettivo della “Notte dei senza dimora” quest’anno si declina attraverso arte e creatività e a Palazzo Cernezzi sarà allestita, nel pomeriggio di sabato 22 ottobre, una mostra fotografica realizzata dalle persone che vivono in condizioni di marginalità.
Il programma della "Notte dei senza dimora 2016" nella giornata di sabato 22 ottobre prevede, dalle 10.00 alle 12.00, l'incontro con le scuole secondarie di secondo grado al teatro Lucernetta.
Parteciperanno Francesca Paini, presidente della Fondazione Scalabrini che parlerà del problema abitativo a Como ed Eletta Revelli che tratterà del pregiudizio che si nasconde dietro alle persone senza fissa dimora.
Nel pomeriggio mostra "La bellezza in città" allestita nel cortile di Palazzo Cernezzi con la collaborazione del fotografo Andrea Butti e del FAI Giovani; accanto alle fotografie saranno esposte anche le opere realizzate nel corso del laboratorio "ArteAparte".
Alle 16.00 visita guidata della città di Como a cura di Marco Ballabio, organizzata in collaborazione con il Fai Giovani, per prenotazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Infine alle 19.00 aperitivo aperto a tutti e a offerta libera sempre nel cortile di Palazzo Cernezzi. I fondi raccolti saranno destinati ai progetti della rete comasca per la grave marginalità.
Le parole di Alessandro Fermi durante l’assemblea pubblica del 14 ottobre a Lurate Caccivio, in cui il Sottosegretario ha affermato che esiste per le ex cave un obbligo di riqualifica a carico dei Comuni interessati, ha fatto cadere il castello di carte costruito dalla giunta comunale olgiatese, che aveva sempre dichiarato esistesse invece un obbligo di riempimento.
Curioso, però, che a chiedere di fermare tutto sia ora il consigliere Castelli, che a febbraio di quest’anno era presente nel Consiglio Comunale in cui è stato approvato il progetto di variante per l’ex cava con nessun voto contrario; inoltre nel programma elettorale della lista “Noi con voi per Olgiate”, di cui Castelli faceva parte, non vi è menzione del destino della ex cava di Baragiola.
Questo cambio di direzione sembra tanto un salto sul carro, visto che l’argomento è ormai sulla bocca di tutti.
Il Sottosegretario Fermi dovrebbe peraltro spiegare perché, stando alle parole del Sindaco Moretti, il progetto di riempimento della cava è stato consigliato da Regione Lombardia durante gli incontri avvenuti tra Comune e Regione; inoltre è ignoto il motivo per cui, secondo Fermi, l’accordo firmato a Mezzana tra Regione Lombardia e Canton Ticino non avrebbe nulla a che fare con il materiale che arriverà a Baragiola.
Fin da prima delle ultime elezioni comunali noi ci siamo opposti a questo progetto, che consideriamo fortemente dannoso per il territorio, soprattutto a causa della natura delle materie conferite e dell’ingente numero di autocarri che saranno necessari per il trasporto.
Mariano Comense - Dimissioni Assessora Bellotti. Russo (Prc/SE):«Cambiamo Mariano, non gli Assessori validi.»
Le dimissioni dell’Assessora Silvana Bellotti ci lascia costernati e delusi, delusi dal terzo cambio di assessori, di cui due con lo stesso incarico, che la Giunta Marchisio ha attuato in poco meno di tre anni di governo della città.
Bisogna ammettere che effettivamente qualcosa non va in questa amministrazione, arrivata alla guida della città, vittoriosa con lo slogan "Cambia Mariano" ; mentre a cambiare sono solo gli amministratori.
Le dimissioni dell ormai ex assessora Bellotti risultano essere una grave perdita per la nostra città. A prescindere dalle motivazioni, peraltro ancora ignote, le sue dimissioni sono un segnale della difficoltà del Sindaco nello svolgere il proprio incarico coordinandosi con gli assessori e con quella stessa Giunta che rimane incapace di risolvere i problemi quotidiani che riguardano Mariano Comense.
La nostra città infatti non può essere amministrata solo con slogan, inaugurazioni e feste ma necessita di un reale impegno nell’affrontare temi quali: traffico, scuole, infiltrazione mafiosa, marciapiedi, povertà, sicurezza, rifiuti cantieristici, pensiline per gli autobus, piste ciclabili etc.
E’ proprio con l’ex Assessora che avevamo affrontato il tema “pedibus” e con lei avevamo colto segnali positivi.
L’Assessore che andrà a ricoprire il suo incarico avrà la stessa visione? Speriamo di sì!
Cambiamo Mariano, non gli Assessori validi.
Mariano Comense, 18 ottobre 2016.
Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra Europea
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