1. Da dove nasce l'ispezione dell'Autorità Nazionale Anticorruzione? Si tratta di un “procedimento di vigilanza” suscitato dal “rilevante incremento” dei costi rispetto al contratto originario decisa dalla giunta Lucini. L'incremento dei costi è di “oltre l'82%”. D'altra parte, risultava “poco conciliabile con la disciplina dei contratti pubblici” l'inserimento nella variante di “una vera e propria riserva sulle opere ancora da eseguire”.
2. Queste le cifre in ballo, che riporto dalla relazione ufficiale.
"L'opera è stata finanziata dalla Regione Lombardia in applicazione delle leggi regionali per la difesa del suolo" (legge Valtellina) e in residua parte dal Comune di Como (circa 3 milioni di euro). Le voci principali dell'intervento possono essere riassunte come segue:
- Importo dell'appalto a base di gara euro 12milioni
- Contratto originario euro 11,930 milioni
- Prima variante euro 522mila, oltre oneri della sicurezza 846mila
- Seconda variante, euro 1,347 milioni, oltre oneri di sicurezza 985mila
- Accordo bonario (un primo) di 2,980milioni, oltre interessi legali e moratori fino al soddisfo (non ancora avvenuto)
- Terza variante euro 8,447 milioni, oltre oneri della sicurezza di euro 1,203 milioni
- Primo affidamento diretto pontili circa 500 mila
- Costruzione di un nuovo ponte (pedonale) sul canale di accesso alla darsena "vescovo" a seguito di gare pubblica euro 250mila
- Lodo arbitrale promosso dai progettisti originari a seguito della revoca della direzione dei lavori pari a circa 170 mila.
1. Gianfranco Giudice, preciso e puntuale e acuto come sempre nelle sue riflessioni, affida al web una riflessione del tutto condivisibile: “nel pomeriggio camminavo sul lungolago da piazza Cavour verso Sant'Agostino e pensavo che se fossi il Sindaco di Como Mario Lucini, toglierei quelle orrende inferriate, rimetterei le vecchie ringhiere sul marciapiede, sistemerei i cubetti di porfido esistenti, una potata alle piante, una pulita e... chi ha dato ha dato, chi ha avuto ha avuto, scurdammoce u passatu e nu ne parlammu chiu”.
Difficile non condividere questa osservazione, ispirata al buon senso.
2. Si tratta di una osservazione che spinge ad interrogarsi sul motivo per il quale la giunta di Como ha scelto la strada diametralmente opposta: cioè quella di continuare nell'opera delle paratie, mettendosi in continuità con quella giunta Bruni che proprio sulle paratie era caduta, aprendo la strada ad un possibile cambiamento politico in città.
Le forze politiche, sindacali e sociali firmatarie del presente appello intendono segnalare, soprattutto in quest’anno importante di celebrazione del settantesimo anniversario della liberazione dalla dominazione nazifascista, il pericolo culturale e civile rappresentato dalla insistita volontà dell’amministrazione comunale di Cantù nel concedere la propria struttura pubblica del Campo solare al partito neonazista di Forza Nuova, permettendo così lo svolgimento di un festival nazionale dedicato ai trascorsi dell’esperienza nazista e fascista europea. Festival che prevede e, anzi ha già veduto, la partecipazione di pregiudicati, condannati più volte.
Tale determinazione si manifesta proprio in un contesto politico in cui spinte razziste e neo segregazioniste stanno tornando a manifestarsi nel nostro paese e nel continente europeo in generale, con tutto il portato di violenza che le contraddistingue. Basti pensare al partito di Alba Dorata in Grecia, Pravyi Sektor in Ucraina oppure, per limitarsi alle singole personalità politiche, Viktor Orbàn, primo ministro in Ungheria, o Marine Le Pen del Front National.
ALZATE BRIANZA e LURAGO D'ERBA (CO) – Dopo il successo dello scorso anno, anche questa estate l'area dello "Zoc del Peric" verrà ripulita da volontari provenienti dall'estero.
Si terrà infatti dal 1 al 15 agosto la seconda edizione del Campo di Volontariato internazionale del PLIS (Parco Locale di Interesse Sovracomunale) dello "Zoc del Peric", un'area naturalistica di grande importanza, ubicata a cavallo tra Alzate Brianza e Lurago d'Erba.
I 15 volontari impegnati nella sistemazione ambientale dell'area proverranno da diversi Paesi: Corea del Sud, Turchia, Repubblica Ceca, Germania, Inghilterra, Spagna, a cui si aggiungeranno alcuni ragazzi italiani. Come detto, durante il Campo verranno eseguiti lavori di sistemazione di alcuni sentieri che attraversano il PLIS dello "Zoc del Peric". Ad organizzare il Campo sono i Comuni di Alzate Brianza e di Lurago d'Erba e il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”, in collaborazione con la Pro-loco di Alzate e la Parrocchia di Fabbrica Durini.
I volontari internazionali, le cui attività saranno coordinate dagli attivisti del Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”, verranno ospitati presso l'Oratorio di Fabbrica Durini, messo gentilmente a disposizione della Parrocchia.
I volontari, oltre al lavoro presso lo "Zoc", avranno modo di visitare i dintorni dell’area Erbese ed alcune tra le località più rinomate del lago di Como.
Altre informazioni sul Campo sul sito www.circoloambiente.org
CIRCOLO AMBIENTE “Ilaria Alpi”
Alzate Brianza, 29 luglio 2015
Petizione indirizzata a Roberto Maroni, Presidente di Regione Lombardia
Alessandro Sorte, Assessore alle Infrastrutture e Trasporti per Regione Lombardia
Su iniziativa del Comitato Pendolari Bergamaschi e con il pieno appoggio dei Rappresentanti dei Viaggiatori alla Conferenza Regionale unitamente ai Comitati Pendolari e alle Associazioni che rappresentano, i viaggiatori del trasporto pubblico ferroviario vogliono dimostrare la propria esasperazione per la pessima qualità del servizio a loro offerto ogni giorno.
Che si tratti di ritardi, soppressioni, pessima gestione dell’informazione a bordo e in stazione, fatiscenza e scarsa manutenzione dei mezzi, oppure tagli applicati e paventati al servizio regionale, i pendolari ogni giorno hanno la netta convinzione di pagare un servizio che di fatto non gli viene reso in modo quantitativamente e qualitativamente accettabile.
A fronte di questa situazione Regione Lombardia ha rinnovato un contratto di servizio a Trenord che non è stato in alcun modo condiviso con
i rappresentanti dei viaggiatori, senza di fatto pretendere nulla in cambio e certamente non un vero miglioramento tangibile del servizio oppure un impegno in termini di manutenzione del materiale rotabile o ancora un piano di investimenti che scongiuri ulteriori peggioramenti e un taglio delle corse regionali.
E’ inoltre necessario richiedere al gestore dell’Infrastruttura nazionale RFI interventi mirati a migliorare la circolazione dei nodi e a Ferrovie Nord Milano investimenti economici diretti a migliorare i livelli di sicurezza attrezzando la Rete con sistemi che intervengano in particolari situazioni di criticità.
Per i pendolari lombardi è quindi arrivato il tempo di cambiare.
Firmando questa petizione i cittadini pretendono da Regione Lombardia una presa di posizione ed un cambio netto nella propria politica dei trasporti, ed in particolare:
1. Un serio programma di crescita e completamento del progetto del sistema ferroviario regionale, sia nella quantità dei servizi che nella qualità attesa. Il servizio non può essere ridimensionato ma deve necessariamente crescere, così come cresce la sua domanda.
2. Un serio programma di investimenti sia sulle infrastrutture che sui rotabili in linea con gli obiettivi e pertanto ci aspettiamo di poter vedere un reale piano di investimenti Trenord a fronte di contratti di servizio finora di fatto regalati.
3. Trasparenza completa nel Contratto di Servizio con Trenord, nelle penali riguardanti guasti e inadempienze nel servizio e nella sua qualità da parte di Trenord e RFI.
Scambiare la propria manodopera con le tasse da pagare. In altre parole barattare l’importo delle imposte che si deve versare mettendosi a disposizione del Comune effettuando lavori socialmente utili. Una misura introdotta a novembre dallo Sblocca Italia, attualmente allo studio da parte di vari paesi italiani. Ed anche a Cernobbio si sta pensando a come dar vita al cosiddetto “baratto amministrativo”.
«Pulizia, abbellimento delle aree verdi, di piazze e strade ma anche manutenzione. Rendere più accoglienti e pulite le proprie città diventerebbe più facile, garantendo soprattutto a chi ha difficoltà nel far quadrare i conti e di regolare la propria posizione ovviando ad esborsi monetari – sottolinea il sindaco di Cernobbio, Paolo Furgoni -. Si tratta di una soluzione già attuata, con diverse differenze, ad esempio in alcuni Comuni dell’Abruzzo o della Sardegna».
«Si tratta di un sistema che verrebbe incontro alle necessità di chi, magari essendo disoccupato, non riesce a far fronte ad alcune imposte – fa eco la vicesindaco, Monica Ferrario -. Gli importi sarebbero trasformati in ore da dedicare alle attività in favore della comunità. In ogni caso l’applicazione pratica di quanto stabilisce la legge (rif. art. 24 della Legge n° 164 del 2014) non è certo semplice. Occorre innanzitutto individuare non solo i contribuenti che possono rientrare in questa categoria, penso soprattutto ai cittadini in stato di forte disagio o con ISEE minimo, ma anche i tributi oggetto del “baratto” ed avere la giusta considerazione di quali siano i costi che il Comune può sostituire con prestazioni d’opera salvaguardando gli equilibri di bilancio. Come detto la strada è praticabile ma tortuosa quindi reputo che la prima concreta applicazione del “baratto amministrativo” avverrà nel 2016. Da parte nostra, come Amministrazione, stiamo lavorando per questo».
(Cernobbio, 22 luglio 2015)
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