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 La chiusura dell'asilo nido di Camerlata,di cui veniamo a conoscenza tramite gli organi di stampa, incontra la netta contrarietà della nostra organizzazione. Avevamo chiesto agli assessori Magni e Marelli di convocare un tavolo di studio relativo alla situazione dei nidi comaschi, ci troviamo invece con una decisione già presa. Occorre dire che dietro quella che viene definita un'opera di razionalizzazione, non si intravede alcun progetto strutturato. Quest'iniziativa apre invece ad un percorso, pluriennale, di dismissione del servizio. E' infatti evidente che se la politica del personale esclude,seppur su numeri limitati dalle norme, alcuna assunzione nel settore, di razionalizzazione in razionalizzazione si arriverà alla chiusura totale. I fatti: il fabbisogno triennale del personale, approvato col parere negativo dei sindacati, non prevede per i prossimi anni nessuna assunzione di personale asili nido. Camerlata rappresenta un quartiere che, con il completamento della cittadella della salute e l'insediamento Esselunga, vedrà,  presumibilmente,  una richiesta di maggiori servizi. Il nido di Camerlata registra una frequenza notevole di stranieri, ha un ruolo di integrazione nel quartiere ed una valenza che va al di la dei numeri. Intraprendere iniziative di questo genere, fuori da un contesto progettuale e senza affiancarlo ad una politica del personale significa scegliere la strada più semplice ma foriera di ricadute negative. La vera razionalizzazione, quella delle mense, registra ritardi preoccupanti ed ipotesi di privatizzazione ormai evidenti. Chiediamo quindi che l'Amministrazione sospenda qualsiasi decisione e dia risposta, alla richiesta reiterata e ad oggi inspiegabilmente inevasa, di convocazione di un incontro di approfondimento con le organizzazioni sindacali.

   Per la Segreteria Fp Cgil Como  Matteo Mandressi

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Il Contratto Nazionale dei Metalmeccanici è scaduto il 31.12.2015. Dopo oltre 6 mesi trattative con Federmeccanica le distanze da colmare sono ancora molte.
Fim-Fiom-Uilm nazionale hanno deciso di non interrompere la trattativa e contemporaneamente iniziare una mobilitazione con 4 ore di sciopero per il 20 aprile.

Fim-Fiom-Uilm di Como organizzano un presidio davanti alla sede di Unindustria Como in via Raimondi, 1.

Prima di avviare un percorso conflittuale abbiamo chiesto un confronto per verificare la possibilità di colmare l'ampia distanza che riguarda vari temi, in particolare quello del salario. Ma l'estrema rigidità delle imprese non l'ha permesso.
Le organizzazioni sindacali non possono accettare che non venga riconosciuto nessun aumento salariale al 95% dei lavoratori. L’impostazione salariale avanzata infatti, sgancerebbe il 95% dei lavoratori dalla sua applicazione, e non si può pensare di dare il contratto ad una parte residuale (5%) dei lavoratori.
Questa impostazione  assume  valenza generale perché si ripercuoterebbe anche sui futuri rinnovi .
Non possiamo nemmeno accettare l’inserimento nella trattativa di temi antiquati come quello di proporre la riduzione dei permessi annui retribuiti (PAR).

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Cari amici,

con vero piacere vi segnalo il Premio Internazionale di Letteratura - Città di Como.

Anche quest'anno, sarà possibile partecipare al concorso fotografico "Quando l'immagine racconta ed emoziona" di cui ho l'onore di essere parte della giuria.

La scadenza per l'iscrizione è il 15 maggio 2016.

Troverete tutte le informazioni a questo link

Carlo Pozzoni

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L'isola che c'è al Quesito Referendario del 17 aprile prossimo vota Sì.
Affinché gli emungimenti dai pozzi petroliferi entro le 12 miglia marine dalle coste italiane abbiano a cessare allo scadere della loro concessione trentennale.

L’appuntamento sulle trivelle ha una forte valenza politica: votare Sì significa indicare una direzione precisa della strategia energetica nazionale, quella verso una produzione decentrata da fonti rinnovabili.

Significa ridurre al minimo i rischi per l’ambiente e scegliere una politica energetica nazionale sostenibile, al di là degli interessi delle società leader nel settore.

Significa chiudere pozzi già prossimi all’esaurimento, che, in termini volumetrici, forniscono gas e petrolio in contributo minimo rispetto al nostro fabbisogno, che potrebbe agevolmente essere sostituito in tempi rapidi con fonti rinnovabili.

Di seguito vi proponiamo una serie di articoli autorevoli che vi permetteranno di approfondire l'argomento e andare al voto con consapevolezza:

Votate e partecipate attivamente alla campagna per il Sì!

Venerdì 15 aprile dalle 15 alle 23 in Piazza Verdi a Como sarà organizzato dai soggetti locali sostenitori un "Happening" per sensibilizzare sul tema.

Sul sito www.fermaletrivelle.it potete trovare materiali promozionali da scaricare e promuovere (QUI è scaricabile il manifesto).

Sul sito di ecoinformazioni sono disponibili i materiali personalizzati dall’Arci di Como e il video "Lasciate stare il mare", curato da Andrea Rosso.

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