“Molti cittadini, e proprio i più fragili, pagano cifre anche consistenti ai propri medici di base per poter attivare la procedura burocratica e richiedere il certificato di invalidità, nonostante una normativa nazionale e una circolare regionale ne prevedano la gratuità. Ma ora siamo riusciti a strappare alla Regione l’impegno a fare un accordo con i sindacati dei medici per calmierare i prezzi”, la denuncia viene da parte dal Gruppo regionale del Pd che stamattina ha affrontato il tema in Aula con una interrogazione durante il question time. “La colpa non è dei medici di medicina generale che eseguono una prestazione da liberi professionisti, ma tocca alla Regione intervenire tempestivamente e porre rimedio a questa stortura, stipulando una convenzione con gli stessi medici, perché questa prestazione sia sempre gratuita, così come avviene anche per altre certificazioni”, dice Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Pd. E in parte la richiesta dei dem è stata accolta: “Proprio in questi giorni si aprirà il tavolo con i sindacati dei medici: l’assessore regionale al Welfare Gallera si è impegnato a fare un accordo, come quello che a suo tempo è stato definito per ottenere la gratuità dei vaccini, per calmierare le tariffe e andare incontro a migliaia di famiglie lombarde”. Orsenigo ricorda inoltre che “il Ministero della Salute ha già emanato le linee di indirizzo due anni fa e la Regione Lombardia, l’anno scorso, ha emesso una circolare molto chiara a riguardo, proprio in virtù dell’atto ministeriale sull’aggiornamento dei Lea, i livelli essenziali di assistenza. Il nostro obiettivo era quello di dare soluzione a una questione che pesa su tante famiglie, sollevandole da costi economici e disagi, in termini di burocrazia e spostamenti. Speriamo di esserci avvicinati”.
Rispetto ai risultati delle analisi eseguite da ARPA sui campioni prelevati in prossimità dell'incendio presso la discarica di Mariano Comense (http://www.arpalombardia.it/Pages/Incendio-Mariano-Comense%2C-pronti-i-risultati-delle-indagini-ambientali.aspx),
la nostra posizione è che questi dati vanno "contestualizzati". Si tratta cioè di campioni (prelevati tra il 25 e il 27 marzo) che fotografano la qualità dell'aria in quei determinati momenti. Occorre poi tener conto che il forte vento ha comunque contribuito a disperdere gli inquinanti in un raggio di qualche km, il che potrebbe essere stato un bene per chi risiede nei dintorni dell'impianto ma, in ogni caso, non si tratta di una situazione vantaggiosa per l'ambiente!
Infatti il risultato delle analisi non significa che l'incendio dei rifiuti ha prodotto "pochi" inquinanti, ma solo che questi non sono stati rilevati in quel punto e in quel determinato momento.
Il dato purtroppo significativo è che, con certezza (purtroppo), la combustione dei rifiuti produce sempre inquinanti (in particolare diossine e furani) molto pericolosi per l'ambiente e per la salute umana. Nel caso dell'incendio di Mariano si può quindi ipotizzare che questi inquinanti si siano "distribuiti" per alcuni km rispetto al sito della discarica.
Può essere che i cittadini di Mariano ne abbiano respirati "pochi" (difficile valutarlo con certezza), la verità è che in ogni caso gli inquinanti non sono magicamente scomparsi, ma che, con la complicità del vento forte, sono stati trasportati nell'aria, destinati poi a ricadere al suolo a qualche km di distanza.
“Sulla questione della sicurezza scolastica non ci sono alibi e c’è bisogno di concretezza e continuità delle politiche, anche in occasione di cambi di governo. E’ quindi giusto auspicare una Legge quadro che metta in ordine e renda strutturali gli investimenti, peraltro messi in campo con i governi di centro-sinistra, chiarendo al tempo stesso le responsabilità delle istituzioni competenti. Una soluzione potrebbe poi essere la costituzione di una struttura a supporto agli enti locali e sostegno alla cultura della prevenzione. Questa richiesta in particolare mette in luce l’errore fatto dal Governo Conte nel cancellare la Struttura di missione Scuole Sicure, senza peraltro preoccuparsi di gestire la continuità degli investimenti che attendono di essere messi in cantiere con tempestività”. Lo afferma Chiara Braga, deputata comasca del PD e capogruppo in Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici di Montecitorio partecipando oggi all'evento di presentazione del manifesto per una proposta di legge sulla sicurezza delle nostre scuole con Save The Children e Cittadinanza Attiva. “In attesa del citato provvedimento il Governo – conclude Chiara Braga - deve sbloccare le risorse già programmate per il 2018/2010 in materia di edilizia scolastica ferme da mesi, come il PD ha chiesto da tempo e con più interrogazioni in Commissione Cultura.”
“Le rassicurazioni della Lombardia non bastano. Serve un piano di sicurezza e risorse vere.
Non possiamo accettare che si discuta e ci si attivi solo a incidente avvenuto o a tragedia sfiorata. La prevenzione fin qui è stata carente e gli investimenti in nuovi tecnologie in ritardo. La sicurezza dei pendolari deve tornare a essere una priorità per la Lombardia. Per migliorare i trasporti ci riserviamo di richiedere, nella prossima sessione di bilancio risorse vere sulle linee di Como”, così Raffaele Erba, consigliere regionale del M5S Lombardia, commenta le parole dell’Assessore regionale ai trasporti Claudia Terzi che ha aggiornato questa mattina il Consiglio regionale sull’incidente di treni di Inverigo della settimana scorsa.
Si terrà giovedì 4 aprile, alle 10, in V Commissione Infrastrutture del consiglio regionale (2° piano di Palazzo Pirelli, a Milano), l’audizione, chiesta da Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Pd, sulle criticità della Novedratese. Saranno ascoltati le Province di Monza e Brianza, Como e Lecco, i Comuni di Lentate sul Seveso, Novedrate, Figino Serenza, Carimate, Cermenate, Arosio e Mariano Comense, Cna-Fita, Fai, Como-Lecco, Confartigianato Trasporti, Unindustria Como.
“La Provincia di Como e gli amministratori del territorio hanno già ottenuto un primo risultato: i lavori per la ricostruzione del ponte di via dei Giovi, recentemente danneggiato, saranno terminati entro Pasqua, anziché nei tre mesi previsti – spiega Orsenigo –. E sempre loro hanno fatto in modo che la viabilità risulti comunque scorrevole. È doveroso, quindi, un ringraziamento e un plauso da parte di tutti ai nostri amministratori. Ma i problemi di quella strada non sono solo legati al ponte”.
“Esistono le fake news, ovvero le notizie false, e le ‘fake propaganda’. Almeno a Cantù, a quanto pare. A 2 mesi dalle elezioni il centrodestra canturino continua a rendere pubbliche sulla stampa iniziative tardive o trite e ritrite, con la consapevolezza che ormai il mandato è scaduto e, concretamente, non potranno più far nulla”, lo dice Roberto Bianchi, segretario del Circolo Pd di Cantù a proposito della campagna elettorale.
“Pubblicità gratuita che nasconde il fatto che a oggi mentre le opposizioni sono più che pronte per le amministrative, la maggioranza uscente non propone nemmeno il nome del candidato sindaco. Perché? Forse il nome e il programma elettorali non devono essere di interesse dei cittadini? I consensi nazionali permettono al centrodestra di infischiarsi del rapporto con la città? Oppure è la difficoltà di aver cambiato sindaco-vicesindaco-vicesindaco per tre volte in tre anni e non sapere più chi candidare, se non un qualcuno non della Lega? – si chiede Bianchi – Un mistero. Intanto, i cittadini, come dal giorno della decadenza dell’ex sindaco Arosio, attendono”.
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