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Depositate le motivazioni della sentenza di condanna dei responsabili dell’impresa infiltrata dalla ‘ndrangheta

Perego Strade: un'"impresa di trattamento abusivo di rifiuti"!

Il Circolo Ambiente: “Con la mancata costituzione di parte civile del Min.Ambiente e degli enti locali, si è perso il risarcimento del danno ambientale!”

 La Perego Strade si configurava come una <<vera e propria "impresa" di trattamento abusivo di rifiuti>>. A scrivere queste affermazioni è il Giudice del Tribunale di Lecco nelle motivazioni (depositate nei giorni scorsi) della sentenza di condanna dei responsabili dell'azienda brianzola, per il traffico illecito di rifiuti in svariati cantieri, ubicati nelle province di Lecco, Como e della Brianza.

Come noto, al termine del processo il Tribunale ha condannato i responsabili della Perego Strade (impresa infiltrata dalla ‘ndrangheta): Ivano Perego  (2 anni di reclusione), Claudio Perego (1 anno di reclusione), Elena Perego (1 anno di reclusione) oltre che Paolo Sala e Tommaso Ghezzi (ciascuno ad 1 anno e 4 mesi di reclusione, pena sospesa), tutti condannati per i reati connessi al traffico e deposito abusivo di rifiuti a Cassago Brianza e in molti cantieri, tra Lecco, Como e la Brianza.

    [in calce al comunicato, altri estratti dalle motivazioni della sentenza]

Riguardo alle costituzioni di parte civile, il Giudice scrive nelle motivazioni della sentenza: <<Si osserva che in questo processo non si è costituito il Ministero dell'Ambiente per il risarcimento del danno ambientale, né i singoli enti territoriali per i danni cagionati alle comunità locali in cui si è svolta la illecita attività di smaltimento.>>; in tal senso, così prosegue il Giudice: <<si ricorda che solo allo Stato è riconosciuto dalla giurisprudenza ... il diritto a costituirsi in giudizio per il risarcimento del danno ambientale...>>.

Questo passaggio ha fatto sì che al Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” (presentatosi al processo come unica parte civile!) non venisse riconosciuto il risarcimento ambientale.

A tal proposito, questo è il commento di Roberto Fumagalli, presidente dell'associazione ambientalista: "E' grave il fatto che le Istituzioni (Comuni, Province, Regione, Ministero dell'Ambiente) non si siano presentate al processo: la loro assenza ha "indebolito" il processo, inteso come mancata presenza dello Stato contro un'impresa che ha intrapreso un'attività illecita e potenzialmente pericolosa per l'ambiente; inoltre la loro assenza ha impedito alla comunità di ottenere il risarcimento del danno ambientale!".

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Como, 22 febbraio 2016 - Favorire l’aggregazione dei giovani all’interno di attività sportive, valorizzare lo sport come momento di crescita personale e integrazione per situazioni di difficoltà, promuovere la cultura del rispetto e della solidarietà. Sono gli obiettivi del progetto” Sport nei Borghi”, realizzato con il contributo di Fondazione Cariplo e Regione Lombardia all’interno del bando "Lo Sport: un’occasione per crescere insieme”. Il budget è di 25mila euro circa: per il 2016, gli adolescenti tra gli 11 e i 19 anni, all’interno del quartiere di Como Borghi, saranno accompagnati nella loro crescita personale attraverso l’attività sportiva.

La proposta prevedere corsi non convenzionali per coinvolgere chi, per vari motivi, non frequenta più le attività sportive (intercettati anche su segnalazione degli istituti coinvolti nel progetto): pugilato olimpico all’Isis Carcano, ultimate frisbee e calcio femminile all’oratorio San Giuseppe. In estate, per chi ha tra i 14 e i 19 anni ci saranno corsi di kayak sul lago e stage estivi. Inoltre, non mancheranno seminari per operatori, genitori ed educatori per un confronto sulla valenza dell’attività sportiva nel supporto di problematiche sociali, comportamentali e psico-patologie nei giovani (in collaborazione con il servizio giovani del dipartimento di Salute mentale azienda ospedaliera S. Anna di Como).
I partner: Isis Paolo Carcano (capofila), Asd R_Evolution Sport, Asd Frasba dal lac, Asd Polisportiva San Giuseppe, AsdGlobal Sport Lario, Aps lasQuolachevola, Istituto Leonardo Da Vinci – Ripamonti, scuola media Virgilio, oratorio San Giuseppe.

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Como, 17 febbraio 2016 - Martedì 16 febbraio Asf ha proceduto con il  licenziamento del lavoratore "non idoneo alla guida " . Più precisamente, ha chiesto la convocazione della Commissione di Conciliazione alla Direzione Territoriale Del Lavoro, in buona sostanza l'anticamera del licenziamento. Dopo quasi un anno di trattative, 2 scioperi con l'adesione della
quasi totalità dei lavoratori, il blocco del trasporto pubblico locale in tutta la provincia, una manifestazione davanti al comune di Como, l'intervento del consiglio comunale di Como,l'azienda ha ritenuto di non "sentire ragioni " e sta procedendo per la
sua strada. Inoltre, nella vertenza collettiva circa la ricollocazione dei "non idonei alla mansione", è stata respinta la proposta di sindacati e Rsu di riservare alla categoria la mansione di "verificatori titoli di viaggio". La Rsu e le segreterie provinciali di FILT CGIL-FIT CISL e UILT UIL hanno proceduto a inviare formale comunicazione di apertura della procedura di raffreddamento e conciliazione che, se non interverranno novità e aperture da parte di ASF , porterà ad azioni di siopero sul
territorio comasco. "Riteniamo grave - spiegano i sindacati - che un' azienda con 3 milioni di utile nel 2014, si rifiuti di ricercare con noi soluzioni onorevoli e dignitose per chi si trova si potrebbero trovare in precario stato di salute. Riteniamo inaccettabile e respingiamo l'atteggiamento che scarica sugli enti di assistenza i lavoratori non più idonei alla guida ma sicuramente idonei per altre mansioni"

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