Scambiare la propria manodopera con le tasse da pagare. In altre parole barattare l’importo delle imposte che si deve versare mettendosi a disposizione del Comune effettuando lavori socialmente utili. Una misura introdotta a novembre dallo Sblocca Italia, attualmente allo studio da parte di vari paesi italiani. Ed anche a Cernobbio si sta pensando a come dar vita al cosiddetto “baratto amministrativo”.
«Pulizia, abbellimento delle aree verdi, di piazze e strade ma anche manutenzione. Rendere più accoglienti e pulite le proprie città diventerebbe più facile, garantendo soprattutto a chi ha difficoltà nel far quadrare i conti e di regolare la propria posizione ovviando ad esborsi monetari – sottolinea il sindaco di Cernobbio, Paolo Furgoni -. Si tratta di una soluzione già attuata, con diverse differenze, ad esempio in alcuni Comuni dell’Abruzzo o della Sardegna».
«Si tratta di un sistema che verrebbe incontro alle necessità di chi, magari essendo disoccupato, non riesce a far fronte ad alcune imposte – fa eco la vicesindaco, Monica Ferrario -. Gli importi sarebbero trasformati in ore da dedicare alle attività in favore della comunità. In ogni caso l’applicazione pratica di quanto stabilisce la legge (rif. art. 24 della Legge n° 164 del 2014) non è certo semplice. Occorre innanzitutto individuare non solo i contribuenti che possono rientrare in questa categoria, penso soprattutto ai cittadini in stato di forte disagio o con ISEE minimo, ma anche i tributi oggetto del “baratto” ed avere la giusta considerazione di quali siano i costi che il Comune può sostituire con prestazioni d’opera salvaguardando gli equilibri di bilancio. Come detto la strada è praticabile ma tortuosa quindi reputo che la prima concreta applicazione del “baratto amministrativo” avverrà nel 2016. Da parte nostra, come Amministrazione, stiamo lavorando per questo».
(Cernobbio, 22 luglio 2015)
Le lavoratrici ed i lavoratori di OSRA Industries S.r.l. di Castelmarte (CO), che occupa 18 dipendenti, sono in sciopero ad oltranza dal 1 luglio scorso a causa del mancato pagamento delle 6 (sei) mensilità di Gennaio - Febbraio - Marzo - Aprile - Maggio – Giugno 2015. L'azienda inoltre continua a non rispettare i versamenti degli acconti sugli stipendi dei numerosi piani di rientro presentati dalla scrivente organizzazione sindacale unitamente alle lavoratrici ed ai lavoratori, in ultimo quello che prevedeva il saldo delle 13° mensilità, il pagamento della mensilità di Gennaio,e dal mese successivo il pagamento del mese corrente ed il 50% di uno arretrato.
Il 14 luglio, con quattordici giorni pesantissimi di sciopero alle spalle, si è tenuto un incontro sindacale, dove l'azienda ci informava dell'avvenuto saldo della 13° mensilità e dell'impossibilità di far fronte agli altri pagamenti.
Situazione molto difficile aggravata dalla procedura di Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria della durata di dodici mesi con pagamento anticipato dall'azienda, siglata il 25/09/2014 con attivazione dal 6/10; anche in questa occasione OSRA non ha effettuato i versamenti di conseguenza la domanda di CIGS è stata integrata con un accordo sindacale di pagamento
Como, 17 luglio 2015 - Entro ottobre saranno riaperti quattro punti
vendita Mercatone Uno: Tavernerio, Roma, Carrè e Pombia. Ivan Talloru,
Filcams Cgil, commenta positivamente l'incontro avuto al Ministero
dello sviluppo economico: "Da parte nostra abbiamo colto
positivamente i progressi e le prospettive immediate che ci sono
state illustrate, soprattutto abbiamo apprezzato il numero delle
manifestazioni di interesse. Come abbiamo più volte avuto modo di
dire, esse si dovranno poi tradurre in proposte concrete ed
irrevocabili di acquisto e il percorso è ancora lungo. Molte delle
manifestazioni di interesse probabilmente non si tradurranno in
proposte concrete, ma è tuttavia evidente che si potrebbe aprire una
competizione positiva fra gli investitori realmente interessati.
Inoltre non è da sottovalutare l’impatto mediatico immediato che la
notizia può avere anche per la ripresa delle vendite, con il
conseguente raggiungimento dell’equilibrio economico necessario per
investire nei punti vendita e per l’elaborazione di un piano
industriale sostenibile". A fronte dell’avanzamento illustrato, che lascia sperare in una
evoluzione positiva della situazione, "abbiamo - continua Talloru
- dovuto sottolineare nuovamente alcuni problemi urgenti non risolti.
Roberto Fumagalli: “Erba ha bisogno della riqualificazione delle aree dismesse, anche per dare respiro alla città”
ERBA (CO) – "A Erba non servono nuove costruzioni, semmai una riqualificazione delle aree dismesse". E' quanto sostiene il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”, che interviene in merito al dibattito sulla diminuzione delle entrate economiche derivanti dagli oneri di costruzione nel bilancio del Comune, a seguito di una diminuzione degli interventi edilizi negli ultimi anni. Alcuni esponenti della maggioranza del Comune auspicano una rapida approvazione della variante al PGT, per dare nuovo slancio al settore edilizio.
A tal proposito, ecco quanto dichiara Roberto Fumagalli, presidente del Circolo Ambiente: “Secondo noi la variante al PGT di Erba deve prevedere uno stop al consumo di suolo, ovvero nessuna nuova possibilità di edificazione. In compenso occorre accelerare la riqualificazione delle aree dismesse, cosa di cui si parla da anni ma che di fatto non è mai partita. La riconversione deve essere fatta anzitutto nell'ottica di dare più spazi di vivibilità: laddove ci sono zone industriali ormai dismesse da anni, bisogna prevedere anzitutto delle aree verdi che diano respiro alla città".
Sul tema della diminuzione delle entrare economiche derivanti dalle costruzioni, il Circolo Ambiente ricorda quanto emerso in occasione del dibattito organizzato lo scorso 27 maggio proprio ad Erba (www.circoloambiente.org/comunicati/stop_consumo_suolo_erba_2015.htm), alla presenza di Domenico Finiguerra, ex sindaco di Cassinetta di Lugagnano, piccolo paese della provincia di Milano, primo comune d'Italia con un PGT a "consumo di suolo zero".
Spiegano gli ambientalisti: “Negli ultimi decenni, i comuni sono diventati "schiavi" degli oneri di urbanizzazione, dovendo continuamente prevedere nuova edificazione per garantire nuove entrate economiche. L'esperienza dell'ex sindaco di Cassinetta è di tutt'altro tenore: Finiguerra è infatti riuscito, a fronte di uno stop alla cementificazione, a risanare le casse comunali. E lo ha fatto anche incentivando la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, cioè favorendo la ristrutturazione delle vecchie costruzioni spesso fatiscenti”.
Conclude Fumagalli: "Anche il Comune di Erba dovrebbe seguire questa traccia virtuosa: liberarsi dal giogo degli oneri derivati dall'edilizia; favorire la riqualificazione delle aree dismesse e incentivare le ristrutturazioni; tassare maggiormente le seconde case e i centri commerciali, a partire da "I laghi" che ha abbruttito la città e svantaggiato i piccoli negozi". CIRCOLO AMBIENTE “Ilaria Alpi” Erba, 08 luglio 2015
AVVISO SERVIZIO DI RACCOLTA DEI LIBRI DI TESTO USATI
Perché lasciare invecchiare i vecchi libri di testo in soffitta?
Perche gettarli nel cassonetto?
Possiamo donarli!
A tutti i ragazzi e i genitori della Scuola Secondaria di primo grado di Appiano Gentile
Il Comune di Appiano Gentile organizza una raccolta dei libri di testo usati dai ragazzi che hanno frequentato la scuola secondaria di primo grado.
I libri di testo rappresentano un costo importante nel bilancio familiare. Per questo vogliamo realizzare un magazzino di libri usati al fine di attivare un servizio di comodato d’uso per le famiglie del territorio.
L’iniziativa funzionerà solo attraverso l’aiuto di tutte le famiglie che, donando i propri libri usati, contribuiranno a formare il magazzino.
E’ un gesto di solidarietà che non costa niente, ma che potrà aiutare chi arriverà dopo di noi.
Inoltre contribuiremo a salvaguardare l’ambiente: libri usati = alberi risparmiati
Come donare i libri:
Presso il Comune di Appiano Gentile tutti i giorni da lunedì a sabato rivolgendosi all’Ufficio Segreteria di Villa Rosnati.
Se non puoi portarli chiama al n. 031 972807 (sig.ra Lina). Passeremo noi a ritirarli.
Confidiamo nella collaborazione di tutti!
(Como, 07 luglio 2015) “”Con lacultura si mangia” e lo dimostrano i dati. Le imprese culturali e creative producono 78,6 miliardi di valore aggiunto e ‘attivano’ altri settori dell’economia arrivando a muoverne complessivamente 227, il 15,6% della ricchezza prodotta. Non solo: le imprese che investono in creatività esportano e crescono di più di quelle che non lo fanno. A dispetto di quanti ritengono che investire in cultura, istruzione e innovazione sia un lusso che non ci possiamo permettere i numeri del Rapporto 2015 Io Sono Cultura presentati di recente daUnioncamere e Fondazione Symbola chiariscono, al contrario, come cultura e creatività siano in grado di creare lavoro, ricchezza e bellezza anche nella nostra regione”. Lo dichiara Chiara Brag a , deputata comasca del PD e responsabile nazionale Ambiente del Partito Democratico.
“Como – osserva la Braga - è infatti la quinta provinciaitaliana per incidenza delle imprese culturali sul totale delle imprese presenti nella provincia, Monza e Brianza è quarta, Milano addirittura seconda. Milano inoltre si piazza all’ottavo posto e Como al decimo nella classifica delle migliori dieci province italiane per ricchezza prodotta dal sistema produttivo culturale. Primati che vedono la Lombardia al quarto posto nella graduatoria delle regioni italiane per valore aggiunto del comparto culturale e creativo. Questi dati rafforzano la visione di un territorio che già oggi ha tutti i numeri per fare della cultura un motore di crescita, capace di rilanciare in chiave innovativa anche un pezzo fondamentale della nostra economia, legato alla tradizione del manifatturiero di qualità”.
“Como con Cernobbio e Brunate, - conclude la deputata dem - è entrata qualche giorno fa tra le dieci città finaliste candidate a capitale della cultura italiana per il 2016 e il 2017; una bellissima notizia, che non può che trovare stimolo e forza nei dati contenuti nel Rapporto “Io sono cultura” di cui parleremo venerdì prossimo 10 luglio alle 17.00 alla Fondazione Volta a villa del Grumello con Ermete Realacci”.
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